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Taranto e Turris, regna l’incertezza anche dopo il gong

Ingresso della sede della FIGC

Ingresso della sede della FIGC - Credit: FIGC

Il punto della situazione in casa Taranto e Turris. Possibili penalizzazioni anche per altri club.

Giornata surreale per il Taranto e la Turris, impegnate contro il tempo per rispettare le scadenze utili a evitare la radiazione dal campionato. In seguito a ore di voci incontrollate, i vertici societari hanno informato alcuni dei tesserati di essere riuscite a disporre in tempo utile il pagamento di una parte degli stipendi arretrati con relativi contributi.

Ovviamente si tratta di voci da verificare e l’intera documentazione nelle prossime ore sarà sottoposta al vaglio di Lega, Organi Federali e soprattutto CoViSoc. Le perplessità derivano dal fatto che nessuno dei tesserati nella giornata del 17 febbraio avrebbe ricevuto l’accredito del bonifico istantaneo che le società avrebbero dichiarato di aver fatto.

Nello specifico, sempre stando alla versione dei club, la Turris avrebbe trovato il modo per sbloccare i conti che di fatto stavano bloccando i pagamenti. Mentre il Taranto, dopo essersi visto respingere alcuni pagamenti mediante crediti di imposta, avrebbe reperito i fondi attraverso risorse della famiglia Giove, azionista di maggioranza della società.

In ogni caso, anche se, se i due club dovessero aver rispettato le scadenze andranno incontro a una pesante penalizzazione da scontare nella prossima stagione dal momento che avrebbero pagato esclusivamente quanto dovuto per la scadenza dello scorso 16 dicembre, saltando quella del 16 febbraio. La storia recente ci ha insegnato che non bisogna fare previsioni e che bisogna, quindi, attendere notizie dagli ordini preposti.

Non solo Taranto e Turris

Taranto e Turris non sono le uniche a tremare. Ci sarebbero infatti altri club che non sono riusciti a rispettare la scadenza. Non rischierebbero la radiazione, ma riceverebbero comunque pesanti penalizzazioni.

Al vaglio della CoViSoc in particolare ci sarebbero le posizioni di Lucchese e Messina. Non risulterebbero i contributi del club siciliano, di conseguenza questo correrebbe il rischio di essere penalizzato con una decurtazione di 4 o 6 punti.