Home » Leonetti racconta Vito: il papà premuroso trascina Team Altamura a suon di gol

Leonetti racconta Vito: il papà premuroso trascina Team Altamura a suon di gol

Leonetti credit Team Altamura copertina

Vito Leonetti - credit Team Altamura - www.lacasadic.com

Una vita tra campi da calcio e risate in famiglia. Leonetti racconta Vito, un bomber glaciale e un papà premuroso

Faro dell’attacco di Team Altamura e papà in carriera. Vito Leonetti risponde al telefono da papà alle prese con i bambini: “Perdona il rumore, sono andato a prendere mio figlio a scuola calcio“. Leonetti è nato per fare ciò che la vita gli sta donando. Da un lato, il calciatore. Quattordici anni nel mondo dei professionisti e un pallone attaccato al piede fin dal giorno della sua nascita: “Quando sono nato mio nonno ha messo un pallone vicino al mio piede. Fin da piccolo non ho mai avuto dubbi: da grande sarei diventato un calciatore“.

E così è stato. Ad Andria, paese di nascita, Vito si mette in mostra sui campi dei tornei regionali. Il Bari, lungimirante, investe sul giocatore e lo aggrega alla Primavera biancorossa. Casa Leonetti esulta, visto che in famiglia si è sempre tifato per i Galletti: “Mi sono avvicinato al calcio grazie a mio nonno e mio padre, tifosi dell’Andria e del Bari.

Per Leonetti, il trasferimento in biancorosso è stato un sogno diventato realtà: “Giocare nel Bari è stato qualcosa di incredibile. Ho esordito in Serie B a Siena e sono sceso in campo al San Nicola contro lo Spezia. Quando non venivo aggregato alla prima squadra giocavo in Primavera. Mi sono divertito tanto e, nonostante avessi poco spazio visti i miei 18 anni, mi sono comunque fatto trovare pronto in qualsiasi situazione, dando il massimo in allenamento. La società aveva fiducia in me, io volevo indossare quella maglia e quindi facevo di tutto per rimanere lì. In prima squadra ho potuto osservare da vicino giocatori che prima guardavo in tv, non dimenticherò mai quella sensazione di felicità“.

Leonetti divide le proprie giornate tra la figura di bomber di Altamura e di papà premuroso. Una bimba e un bimbo di 9 e 5 anni lo aspettano a casa dopo l’allenamento: “Durante le giornate di riposo faccio il papà. Nei momenti liberi porto i bambini al parco, a ginnastica ritmica e a calcio. Se ho un momento da dedicare a me stesso guardo Netflix o gioco alla Play“. Fare il genitore non è semplice come un gol a porta vuota:Con mia moglie cerchiamo di dare la migliore educazione ai nostri figli. Forse, a volte, siamo un po’ troppo severi ma lo facciamo per il loro bene“.

Il “metodo Zeman”, il Matelica e Volpicelli

Aprendo la scatola dei ricordi, Leonetti racconta la parentesi alla Reggina“A Reggio Calabria sono stato allenato da Karel Zeman. Il suo modo di lavorare è simile a quello del papà. Da lui riprendeva soprattutto la preparazione fisica. In settimana, l’intensità degli allenamenti sembrava fuori dal normale ma i risultati si vedevano la domenica, quando anche dopo 90 minuti eravamo in forma. Ci siamo salvati nelle ultime giornate, alla fine la fatica settimanale ha ripagato”.

Leonetti ricorda con grande piacere il biennio al Matelica: “Lì ho vissuto due grandi stagioni. Nel 2020 siamo stati promossi in C, l’anno successivo abbiamo sorpreso tutti con un grande campionato“. Il calcio ha regalato a Vito amicizie importanti: “A Matellica ho conosciuto Volpicelli. Con Emilio ho un rapporto fantastico. Quando eravamo in ritiro l’ho ospitato a casa mia, ci siamo divertiti e sono felice di averlo come amico. È un giocatore fortissimo, uno di quelli che fa la differenza“.

Leonetti Team Altamura interno
Vito Leonetti – credit Team Altamura – www.lacasadic.com

La Turris, gioie e dolori

Tra il 2021 e il 2023, Leonetti veste la maglia della Turris: “Del primo anno ho un ricordo splendido. Mi sono adattato facilmente, c’era un gruppo bellissimo e giocavamo a memoria. Eravamo sciolti in campo ed era bello vedere le nostre partite. Nonostante fossimo una squadra sulla carta mediocre non avevamo paura di affrontare le big, anzi forse erano loro a temerci“.

Poi, l’infortunio: “Il giorno della festa del papà giocavamo a Pescara. Dopo 3 minuti sento un forte dolore alla gamba: strappo all’adduttore. È stato l’inizio di un incubo. Ero in scadenza di contratto e i club che in precedenza si erano fatti avanti avevano deciso di non puntare più su di me vista l’entità dell’infortunio.  È stato un periodo bruttissimo fisicamente e psicologicamente. Arrivavo da una stagione in cui avevo segnato 16 gol, pensavo di avere qualche chance importante sul mercato. Sinceramente, il mio unico rammarico è quello di non aver avuto l’occasione di trasferirmi in una squadra di Serie B o un club di C con grandi chance di vittoria. L’infortunio ha ridotto ulteriormente questa occasione. Mi è crollato il mondo addosso“. 

Vito Leonetti – credit Team Altamura – www.lacasadic.com

La fiducia di Di Toro e il trasferimento all’Audace

Nell’estate del 2023, Leonetti saluta la Turris e si trasferisce al Cerignola. Il ds Di Toro ebbe un ruolo fondamentale per la decisione dell’attaccante: “In quel momento difficile Di Toro è stato l’unica persona ad avermi dato fiducia sul mercato. Ho visto in lui qualcosa di diverso e ho accettato di giocare per il Cerignola“. L’adattamento in gialloblu non è stato dei più semplici: “Arrivavo da un periodo complicato. Non sono partito subito in ritiro con l’Audace perché dovevo terminare le cure in un centro fisioterapico a Cesena. Ho raggiunto i compagni a fine ritiro e così non ho iniziato la stagione in forma“.

A Cerignola, Leonetti è salito su una montagna russa. Tra alti e bassi Vito ricorda così il suo primo anno in gialloblu: “Mi sono divertito ma ho faticato a trovare una forma perfetta. Mi vedevo diverso, non riuscivo a ritrovare il vero Vito ma non ho mai smesso di lavorare. Sono un esterno e nel 3-5-2 dell’allenatore faticavo a integrarmi anche se mi sono sempre messo a disposizione della squadra. Durante la scorsa estate, con la società, abbiamo deciso di trovare una soluzione. Cercavo una squadra che giocasse con il 4-3-3 e ho trovato Team Altamura“.

Vito Leonetti – credit Team Altamura – www.lacasadic.com

Il bomber di Andria rinasce ad Altamura

Ad Altamura, Vito Leonetti risorge dalle ceneri. Il sì ai biancorossi arriva dopo i contatti con la dirigenza: “L’allenatore Di Donato mi ha trasmesso fiducia fin da subito”. Un altro grazie va ad Andrea Grammatica: “Con il ds mi sono trovato bene dalla prima chiacchierata. Era presente per tutto, si interessava alla mia condizione. Per questo ho deciso di trasferirmi ad Altamura”.

Leonetti sta mettendo in mostra la sua qualità e l’innata dote realizzativa: “In questo momento sto molto bene. Lavoro duramente in settimana e la domenica ottengo i risultati sperati. Sto ritrovando la forma che avevo un paio di anni fa, mi trovo in una buona continuità di gol e sono felice. Con i compagni mi sto trovando molto bene, ci divertiamo, sta andando tutto alla grande“.

Vito Leonetti – credit Team Altamura – www.lacasadic.com

La parola a papà Vito e bomber Leonetti

In casa Leonetti, il calcio è questione di famiglia. Il nonno e il papà di Vito hanno infuso in lui questa passione, ora Leonetti Jr palleggia nella scuola calcio della città: “A mia volta ho tramandato questa passione a mio figlio. Ha 5 anni, guarda le mie partite e quando mi becco i cartellini gialli si diverte e mi prende in giro. Un consiglio per lui? Lavorare duramente e crederci sempre. Anche quando si vive un momento negativo bisogna avere fiducia e non mollare mai“.

Infine, bomber Leonetti fa un augurio a se stesso: “Mi auguro di continuare su questa strada e fare sempre meglio. Vorrei continuare a essere ciò che sono in questo momento e rimanere così negli anni successivi, in qualsiasi categoria mi trovi. Giocare a calcio è il sogno che avevo da bambino e spero che il lavoro e l’impegno quotidiano possano continuare a ripagarmi“.