Il Teramo si distanzia dal caso Ciaccia: “Continueremo ad onorare i nostri impegni”
Nelle scorse settimane, il quotidiano “Il Tempo” aveva riportato le intercettazioni telefoniche operate nei confronti di Davide e Mario Ciaccia. I due fratelli membri del CdA del Teramo. In particolare, i Ciaccia erano stati accusati di “associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato”. Il Teramo, però, ha voluto prendere le distanze dalle vicende con un comunicato ufficiale.
“Con riferimento alle recenti vicende che hanno riguardato, seppure in via indiretta, la S.S. Teramo Calcio. Si comunica che per la medesima non risulta in alcun modo pregiudicata la continuità della propria attività. In particolare, tutti gli impegni della società, inclusi i pagamenti a tesserati, dipendenti, collaboratori e fornitori, continueranno ad essere onorati con regolarità e puntualità”. Questo il comunicato rilasciato dalla società abruzzese.
Le intercettazioni ai fratelli Ciaccia
Come riportato da Il Tempo. La truffa in questione sarebbe dovuta all’appropriazione indebita dei superbonus concessi dal Governo. Grazie ai quali i due si sarebbero garantiti anche il 60% delle quote azionarie del Teramo. Insieme a ciò, tra le ipotesi di reato spuntano anche riciclaggio, autoriciclaggio e intestazione fittizia. (QUI LE INTERCETTAZIONI)
I fratelli Ciaccia, Mario e Davide, 51 e 54 anni, sono i fondatori dell’Emgat Italy, azienda che lavora nel settore edile. Che da qualche settimana rappresenta il gruppo imprenditoriale di maggioranza al Teramo Calcio. A seguito delle indagini, hanno dovuto rispondere alle accuse presentandosi al Tribunale di Roma. Nelle scorse settimane, dopo la condanna a 5 anni di carcere e sequestro preventivo di beni per 100 milioni di euro. Il gip non ha convalidato il fermo, rilasciandoli.