Ternana, il presidente D’Alessandro: “Nessuno è in uscita. Migliorare la rosa è complicato”
Il presidente della Ternana Stefano D’Alessandro, nella conferenza stampa di fine anno, ha parlato di alcune tematiche scottanti come quella del mercato e della penalizzazione.
È stato un 2024 pieno di emozioni quello della Ternana. Il club umbro è al secondo posto del girone B a pari punti con la capolista Pescara e Virtus Entella, terza.
Nel corso della stagione, però, la formazione di Abate ha scontato due punti di penalità per pagamenti effettuati in ritardo. Penalizzazione che è stato anche uno dei temi toccati dal presidente Stefano D’Alessandro nella conferenza stampa di fine anno. Il patron del club è da mesi che sta lottando per farla rimuovere, finora senza successo.
Dopo un ricorso già respinto, il club ci sta riprovando per la seconda volta e D’Alessandro ha commentato ciò dicendo: “Sul ricorso ho già specificato che faremo appello al Coni, le motivazioni che ci sono state fornite secondo noi danno un’apertura e ancora più forza alle nostre ragioni. Spero che vengano accettate al Coni sennò andremo a oltranza perché credo che abbiamo interpretato la norma nel modo giusto”.
D’Alessandro ha poi parlato sulla questione del rinnovo di Abate: “Con l’allenatore non c’è bisogno di parlarne perché c’è un rapporto di stima e fiducia reciproca che è superficiale affrontare il discorso, non credo che sia quello il problema con l’allenatore. Ha portato la squadra anche nei momenti difficili. Poi andrà affrontato ma ora non ci pensiamo perché abbiamo un unico obiettivo.”
D’Alessandro: “Le cose sono cambiate. Hanno capito le esigenze della Ternana”
Il patron degli umbri ha iniziato la conferenza stampa parlando del problema dello stadio: “Sullo stadio-clinica dopo l’incontro con il sindaco c’è stato un ulteriore sviluppo. Ci siamo incontrati con Tagliavento la settimana successiva ed è stato un incontro cordiale e positivo dove abbiamo iniziato a gettare le basi per ragionare sulle cose che erano state sviluppate. È passato un anno e le cose sono cambiate, ci sono altre prerogative e interessi: io sono interessato a farlo.
Ci siamo risentiti prima di Natale e sicuramente ci rivedremo dopo le feste, vediamo se riusciamo ad arrivare a un accordo, credo che non ci siano particolari ostacoli perché dall’altra parte è arrivato un segnale importante di apertura. Hanno capito le esigenze della Ternana e non le mie. Si è capita la reale volontà di portare avanti il progetto e chiuderlo il prima possibile. Sarebbe importante partire nell’anno del centenario.”
D’Alessandro: “Krastev? Spero che recuperi il prima possibile. Abbiamo raccolto meno di quanto meritavamo”
Il presidente ha poi parlato del mercato e del difensore Dimo Krastev, ai box da diverso tempo dopo la rottura del legamento crociato: “Abbiamo un gruppo importante e dobbiamo evitare di creare problemi come dice l’allenatore. La lista è di 23 e non possiamo fare molto se non ci sono uscite. La rosa è questa: in uscita non c’è nessuno e in entrata il direttore sta lavorando se ci dovessero essere occasioni. Sui ragazzi che non giocheranno più vediamo. Andiamo incontro al momento più importante della stagione e abbiamo deciso di inserire in lista Viviani, perché chi c’è deve essere a disposizione, poi le logiche di mercato si vedranno. Migliorare questa rosa è complicato, non voglio far uscire nessuno perché stiamo facendo un campionato entusiasmante. Abbiamo raccolto anche meno di quanto meritavamo, la partita di Pescara l’abbiamo vista tutti; con l’Entella sappiamo perché abbiamo pareggiato…”
“Poi io sono a disposizione di mister e direttore e farò cosa mi dicono. Su Krastev sta vedendo il direttore con la Fiorentina, troveremo la situazione più indolore. Non mi piace poi parlare di lui e Damiani che stanno vivendo un momento molto particolare. Spero comunque che Krastev recuperi il prima possibile. Sulla piazza è chiaro che sia molto scontenta per quello che è successo l’anno scorso, ma l’entusiasmo sta salendo così come i numeri. C’è ancora qualcuno che non viene ma come ho detto chi non c’è ha le sue motivazioni, perché di quello che leggo mi sembra di vedere che le motivazioni siano tutt’altro che quella di non avere voglia di venire. Domani comunque lanceremo un mini abbonamento per il girone di ritorno per incentivare le persone in un momento di fuoco. Ci deve essere una chiamata alle armi da parte di tutti. I tifosi per noi sono tanto e la spinta si sente come si è sentita la mancanza a Pescara, anche se i 300 che c’erano hanno fatto il loro. Spero che questa campagna abbonamenti possa incentivare le persone e ne faremo altre.”