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Dal Giappone all’Italia con sosta ad… Ascoli: l’incredibile storia di un tifoso

Mazzone

Carlo Mazzone - credit: IMAGO

Quella di Syu Fuka è una delle storie che ci fanno innamorare sempre di più di questo sport 

Osaka, Giappone. L’inizio di un viaggio che non si vede fare tutti i giorni. E’ il nastro di partenza dal quale Syu Fuka ha dato il via ad un itinerario ai limiti della pazzia. Ma chi è Syu Fuka?

Syu Fuka è un giapponese che da oltre 35 anni segue con passione il Bologna. 9000 chilometri circa non sono troppi? N0, Syu non conosce distanza che lo tenga lontano dal rosso e dal blu. Una storia che ci riporta in un’altra epoca, nella quale il romanticismo era uno dei capisaldi della società.

Questo rapporto viscerale con la squadra attualmente allenata da Vincenzo Italiano, però, non si ferma all’illusione. Syu Fuka non ha miraggi, ma il Bologna l’ha visto per davvero diverse volte. L’ultima volta è avvenuto in occasione dello storico match contro il Liverpool ad Anfield.

Il capoluogo dell’Emilia Romagna non è però l’unica meta nella quale si è diretto l’appassionato tifoso rossoblù. L’ultima volta che è sceso in Italia, infatti, Syu ne ha approfittato per fare un salto ad Ascoli Piceno per fare visita alla tomba di Carlo Mazzone, mancato il 19 agosto del 2023.

Ad Ascoli per “Carletto”

Come detto, Syu mette in pausa il proprio “giro del mondo” nelle Marche. Puoi anche trovarti a migliaia di chilometri ma non puoi non sapere chi sia stato Carlo Mazzone. “Carletto”, Syu se lo ricorda bene, anche perché allenò il Bologna per ben tre volte. La prima dal 1985 al 1986, la seconda dal 1998 al 1999 e la terza dal 2003 al 2005.

Ciascuna con le proprie sfaccettature, ma tutte e tre particolari a loro modo. Quella che rimase più scalfita nel cuore di Syu, però, fu la seconda. Le giocate di Beppe Signori, diventato per lui come un idolo, lo fecero innamorare del Bologna, e dal quel momento non si perse più una partita.

Ascoli che si allena
Ascoli che si allena, crediti Ascoli, www.lacasadic.com

La visita alla città

Syu Fuka si è quindi recato sulla tomba di Mazzone e ha depositato un mazzo di fiori acquistato all’esterno del cimitero. La visita, poi, è continuata con un breve soggiorno di una notte ad Ascoli.

Un piatto di olive all’ascolana e di tagliatelle ai funghi , conditi da qualche aneddoto sul “suo” Carletto sono stati tutto ciò di cui aveva bisogno. Un’altra storia meravigliosa e dai grandi valori, che è dimostrazione di quanto non importi essere vicini o lontani per manifestare il proprio amore, anche a 9000 chilometri di distanza.