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La storia di Franco Piccinni, da 78 anni tifoso del Monopoli: “Per vedere una partita sono salito su una scala”

Monopoli tifoso

Un uomo può cambiare tutto, ma non la propria squadra del cuore“. Una massima di vita che è alla base dello sport che tanto amiamo, il calcio. Si può cambiare tutto: macchina, fidanzata, amicizie. Ma la squadra del cuore proprio no. Per ulteriori informazioni chiedere a Franco Piccinni. 78 anni ed è da sempre tifoso del Monopoli. Dai campi di terra battuta a quelli di Serie C, dagli spareggi per non retrocedere ai play-off: Franco le ha viste e le ha vissute tutte. “Il suo posto al Veneziani è sempre lo stesso da una vita, ma quando il Monopoli gioca in trasferta, Franco prende la sua auto e percorre centinaia di km per non far mai mancare il sostegno alla sua squadra del cuore“. Attraverso i propri canali social è proprio il Monopoli a raccontarci la sua storia.

Monopoli tifoso

Le parole d’amore di Franco Piccinni

Il divertimento per me è sempre stato lo stadio. Andavo allo stadio, mi vedevo la partita e tornavo a casa. E tutto tranquillo mi ero fatto la giornata“. Il racconto di Franco inizia così, con la semplicità della passione. Anche perché, ricorda Franco, andare al campo non era scontato: “Ogni domenica eravamo in 4000. Anche se erano più quelli che che stavano dietro la porta perché non potevano comprarsi il biglietto. Fortunatamente da ragazzo lavoravo in ditta e me lo potevo permettere“. Un amore che porta il tifoso biancoverde a seguire il Monopoli anche in trasferta: “Con il Monopoli sono andato a Bassano, quando ci giocammo con loro la promozione in Quarta Serie. E a Firenze vincemmo la Coppa Italia“.

La trasferta più difficile, però, è stata quella a Capurso. Che da Monopoli dista 47 kilometri. Queste le parole di Piccinni: “Vietarono la trasferta in un Capurso-Monopoli. Ma sapevo che c’era un muro a circondare lo stadio, così ci andai in macchina e mi portai una scala. Arrivo a Capurso, con la scala salgo sul muro e mi ci siedo. Arrivano i carabinieri e mi dicono di scendere. Io dissi di no: avevo speso tempo e denaro per seguire quella partita“. Il ricordo più bello è uno spareggio salvezza: “Ricordo quando ci giocammo la salvezza con il Campobasso. Eravamo in 5000. C’era una processione di macchine sulla strada per lo stadio. Era tutta roba nostra“. Nelle parole di Franco si percepisce tanto orgoglio. E sul presente dice: “Per me la Serie C è il top. 20 anni non avrei mai pensato di trovarmi qui. Il Monopoli merita questo“.