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Avellino, il capitano Tito: “Voltiamo pagina, non abbiamo dato il 100% e ha pagato l’allenatore”

L’Avellino si prepara ad affrontare la partita di domenica 17 settembre contro il Foggia. I biancoverdi sono stati primi a cambiare allenatore in questa stagione. Il capitano dell’Avellino Tito ha voluto parlare di questo cambio in corsa. Come ha sottolineato è stato l’allenatore Rastelli a rimetterci, ma tutte le colpe non si possono attribuire solo a lui. Le dichiarazioni del capitano sono state raccolte da ottopagine.it, a margine del memorial “Adriano Penna” a Banzano. Di seguito le sue parole.

“Ha pagato l’allenatore perché i risultati non sono arrivati. Va messo qualcosa in più”

Il capitano dell’Avellino Tito ha parlato, come riportato da ottopagine.it, del cambio d’allenatore: “Ha pagato l’allenatore perché i risultati non sono arrivati. Adesso tocca a noi. Sull’entusiasmo posso dire che c’era da aspettarselo. Conosco bene la piazza. A maggior ragione dobbiamo ringraziare ancora una volta i tifosi. Ci sono sempre vicini. Va messo qualcosa in più. Sicuramente non abbiamo dato il cento per cento, però adesso voltiamo pagina. Resettiamo. Ripartiamo ancora più forti domenica”. Prosegue.

Pazienza

Avellino, Tito: “Dobbiamo metterci qualcosa di nostro se non non arriveremo mai a nulla”

Tito, capitano dell’Avellino, ha poi dichiarato che serve l’impego da parte di tutti per dare una svolta alla stagione. Non basta il nome del nuovo allenatore: “Pazienza? È un allenatore giovane. Sappiamo bene cosa ha fatto l’anno scorso a Cerignola. Ha fatto un campionato importante. I suoi concetti, il suo modo di esprimersi… è stato bello. Alla fine vanno bene i nomi, va bene tutto, ma se non ci mettiamo dentro un qualcosa di nostro non arriveremo mai a nulla. E questo dobbiamo mettercelo bene in testa. L’abbiamo visto anche a Castellammare. Ci aspettano tutte le squadre al varco. Quando arriva l’Avellino con questi nomi tutti mettono qualcosa in più e deve essere per noi motivo di forza. Dare quel qualcosa in più che fino ad ora non è servito”.