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Francesco Toldo, auguri al portiere della Casa di C

Amsterdam, 29 giugno 2000. Semifinale dell’Europeo. L’Italia affronta l’Olanda, padrone di casa. Le tribune completamente orange. Un popolo intero i cui sogni sono infranti, anzi, parati da un solo uomo: Francesco Toldo, il portiere degli azzurri. Un portiere che quel giorno si trasformò in supereroe. Grandi interventi e tre rigori neutralizzati. Il celebre “Mo je faccio er Cucchiaio” di Totti. L’Italia vola in finale. Oggi quel ragazzo è diventato uomo. Oggi quel ragazzo compie 50 anni. Di trofei Francesco Toldo ne ha vinti tanti. Champions League, 5 scudetti, 5 Coppe Italia, 4 Supercoppe italiane. Un Europeo U21, Un campionato di Serie B. Un campionato di Serie C. Sì, di Serie C, perché tutto iniziato da lì. La storia di Toldo, un figlio della Casa di C.

Toldo, dalla nevicata alla C

Dalla C al tetto d’Europa. È la storia di Francesco Toldo. E pensare che portiere ci diventa quasi per caso: “Un giorno ci fu una bella nevicata e mi accorsi che buttarsi per terra non era così male tanto che cominciai a mettermi in porta. Fu la svolta della mia vita“, raccontò in una intervista ad altoadige.it. E da quel momento la sua carriera decolla e Francesco non si ferma più. Prima il Montebelluna, poi il passaggio alle giovanili del Milan. Già, il Milan. Gli scherzi del destino. Viene poi prestato all’Hellas Verona, ma non riesce a collezionare alcuna presenza. La svolta arriva nella stagione successiva, 1991/1992. Dove? In Serie C. Toldo si trasferisce al Trento, in C2. Trento che è ritornato tra i professionisti lo scorso anno, proprio mentre Francesco stava festeggiando a San Siro la vittoria del campionato dell’Inter. Scorci di storia che si intrecciano. Ritorno al passato. Ritorno al 1991. In quella prima stagione nei professionisti, Toldo è titolare fisso e il Trento termina con la seconda miglior difesa del Girone A. La prima fondamentale rampa di lancio di una grande carriera. L’inizio di tutto. Nella Casa di C. 

Toldo e i primi titoli

La stagione a Trento gli permette di passare in C1 al Ravenna, che aveva appena vinto proprio il Girone A di C2. Un’altra fondamentale esperienza. Sulla panchina di quella squadra c’era un certo Francesco Guidolin. Toldo, titolare inamovibile, vincerà il campionato.

L’anno successivo si trasferisce alla Fiorentina, con cui arriva in vetta alla Serie B e ottiene la seconda promozione consecutiva. Nella stagione 1994/1995 l’esordio con i viola in Serie A. La sua storia poi si conosce. Gli anni a Firenze, la Nazionale, il passaggio all’Inter. Una carriera culminata con il Triplete del 2010. Una carriera iniziata nella nostra cara Casa di C. Una Casa in cui crescere e fare esperienza. Un trampolino di lancio verso i palcoscenici più importanti. Un ragazzo, un figlio della C diventato uomo. Oggi sono 50 anni. Auguri “Toldone”.

A cura di Nicolò Franceschin

Redazione

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