Pioli, Berardi e il Leeds: Bianchi, che storia! Ora segna col Siena
La distanza tra Modena e Leeds è di 1737,8 chilometri. Nonostante questo, c’è qualcuno che non si è lasciato intimorire guardando numeri e distanze. Quel giocatore è Tommaso Bianchi, centrocampista 33enne tornato al gol con il Siena nella partita contro la Lucchese dopo più di un mese.
Da Follonica a Piacenza
Bianchi ha mosso i primi passi nel settore giovanile del Follonica per poi trasferirsi nel Margine Coperta, squadra toscana nella provincia di Pistoia. Nel 2003 il giocatore viene prelevato dal Piacenza. La qualità espressa nelle giovanili attira l’attenzione dell’allora allenatore della prima squadra Giuseppe Iachini, che nel 2006 fa esordire Bianchi in serie B contro la Ternana. Intorno a lui, Daniele Cacia, Ignazio Abate e Hugo Campagnaro. Da lì, i tifosi comprendono il vero valore di quel ragazzo, che negli anni successivi, anche sotto la guida di Stefano Pioli, arrivato a Piacenza nel 2008, non ci metterà molto a prendere la redini del centrocampo della squadra. L’anno dopo, Pierluigi Casiraghi lo farà debuttare con la maglia azzurra dell’under 21.
Bianchi, pupillo di Pioli
Nel 2010 anche la serie A mette gli occhi su Tommaso Bianchi e Pioli decide di portare con sé il ragazzo a Verona, sponda Chievo. Purtroppo, le cose in quella stagione non vanno come Tommaso vorrebbe. Il giocatore infatti non scende neanche una volta in campo e stanco di osservare i propri compagni giocare, Bianchi torna a Piacenza, tra le braccia della società che lo ha cresciuto. Il ragazzo con la maglia biancorossa gioca, totalizzando 37 presenze e 4 reti. La squadra tuttavia non riesce a salvarsi e retrocede Lega Pro. Il centrocampista decide di rimanere in Serie B, trasferendosi nelle file del Sassuolo.
La promozione con Di Francesco e Berardi
Con la maglia neroverde Tommaso Bianchi gioca un’intera stagione da titolare, portando il Sassuolo al terzo posto. Il sogno serie A affonderà nella sconfitta di Marassi contro la Sampdoria, nella semifinale play-off. La società non ha molti dubbi e decide di riscattarlo anche per la stagione 2012-2013. Sulla panchina siede Eusebio Di Francesco, allenatore che comporrà un anno magico per il Sassuolo. In questa stagione Bianchi, affiancato da Magnanelli, Pavoletti ed il futuro campione europeo Domenico Berardi vincerà il campionato battendo squadre come Hellas Verona, Livorno ed Empoli. La serie A torna nelle mani di Tommaso Bianchi dopo tre anni. Una gioia incredibile per il giocatore, che proprio quando sta per iniziare il campionato, viene ceduto in prestito in serie B, al Modena.
Bianchi, da Modena a Leeds: 1737 chilometri di passione
Con il Modena Bianchi non riuscirà a vincere il campionato. Nonostante le 38 presenze condite da 3 reti, la squadra gialloblù verrà eliminata dal Cesena in semifinale play-off. Torna nuovamente al Sassuolo quando, improvvisamente, il telefono squilla. Il prefisso telefonico è chiaro: chiamano dall’estero. Infatti, dall’altra parte della cornetta c’è Massimo Cellino, che dopo aver acquistato il 75% delle quote del Leeds United nel 2014, decide di affidare a Bianchi le chiavi del centrocampo. La squadra, allora in Championship, è composta da molti italiani. Oltre a Bianchi infatti, c’è Antenucci, capocannoniere della squadra, poi il giovane portiere proveniente dal Cagliari Marco Silvestri ed i due difensori Dario Del Fabro e Giuseppe Bellusci. Con la squadra inglese il centrocampista giocherà 24 volte, prima di subire un brutto infortunio causato da un contrasto. Nella stagione successiva Bianchi è costretto ad operarsi di nuovo.
Dall’Ascoli fino al Siena
Lasciatosi la sfortuna alle spalle, Bianchi torna in Italia e riparte dall’Ascoli nel gennaio del 2016. Nella squadra bianconera resterà due anni, ottenendo tre salvezze di fila, poi approderà al Novara ed infine al Siena. Nella squadra Toscana il centrocampista ha segnato sin qui 2 reti, l’ultima nel match contro la Lucchese. L’obiettivo è la salvezza, ma i play-off distano solamente tre punti. Nel finale di stagione l’esperienza di Bianchi sarà fondamentale per l’assalto alla promozione.
Di Jacopo Morelli