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Dagli allenamenti con Ibrahimovic all’Old Trafford: c’è il lampo di Tonin sui primi punti del Foggia

E’ stato uno dei vari acquisti del presidente Canonico nella scorsa finestra di calciomercato e si è subito dimostrato decisivo. Il sesto in ordine di tempo, ma di sicuro uno dei più importanti. Riccardo Tonin ha già detto la sua ancora con la maglia rossonera addosso. Stavolta però, non con quella del Milan, bensì del Foggia, a cui ha regalato i primi punti in questo nuovo campionato grazie al suo gol segnato contro il Giugliano. Un lungo passato tra le giovanili del Diavolo che è durato 6 anni ed è ora terminato. Dopo l’esperienza dello scorso anno a Cesena, condita da 24 presenze e 1 gol, il classe 2001 si appresta a vivere la sua seconda stagione di fila in Serie C. Ora la realtà per Tonin si chiama Foggia. E lui, non vede l’ora di dimostrare il suo valore. Intanto, l’inizio non è male. Subito un gol alla prima stagionale in casa, mentre tre li aveva realizzati nella pre-season.

Tonin, le giovanili del Milan e le tre chiamate in prima squadra

La storia di Riccardo Tonin inizia da Trissino, squadra del suo paese, dove inizia a dare i suoi primi calci al pallone. La svolta arriva già all’età di 14 anni, quando è il Milan ad acquisire il giovane cartellino. Qui vi cresce calcisticamente, facendo tutta la trafila del settore giovanile. Subito titolare negli allievi, Tonin si mette in mostra diventando uno delle pedine fondamentali, trovando 14 gol in 27 presenze. Ma soprattutto, il suo primo titolo. Numeri importanti, che gli valsero la chiamata della Nazionale Under 17. Nella stagione successiva, il salto nella Primavera allenata da Giunti. Tonin firmò 2 reti al Torneo di Viareggio, 6 in Primavera 1 e 8 nella 2. Tanti anche i giovani con cui ha giocato nell’esperienza rossonera. Tra questi Plizzari, Stanga, Bellanova, Pobega, Maldini e Colombo. Spogliatoio che è stato condiviso anche con Frigerio, ritrovato quest’anno proprio a Foggia.

La data che Tonin difficilmente dimenticherà è il 10 marzo 2021. Arriva la prima convocazione in prima squadra da parte di Stefano Pioli per l’ottavo di finale di Europa League contro il Manchester United. Le assenze di Ibrahimovic e Mandzukic, costringono l’allenatore del Milan a chiamare anche il classe 2001 che figura tra gli attaccanti insieme a Leao. Maglia numero 30 sulle spalle e panchina all’Old Trafford, in quel match poi finito 1-1. Il giovane attaccante viene nuovamente convocato anche in campionato contro la Fiorentina. Infine, strappa la sua terza chiamata in rossonero nella gara di ritorno di coppa contro i Red Devils a San Siro. Il debutto in realtà purtroppo non è mai arrivato, ma quei ricordi a Tonin rimarranno per sempre impressi.

La simpatia per la Juventus e l’aiuto di Ibrahimovic

A 20 anni la prima esperienza lontano da casa, la prima tra i professionisti. C’è la chiamata del Cesena, ma anche in questi casi una società come il Milan non ha fatto mancare il suo apporto. Molti tutor a disposizione del classe 2001 che l’hanno seguito e accompagnato, tali da diventare una seconda famiglia, proprio a detta dell’attaccante. La scuola comunque sia, non l’ha mai tralasciata, col percorso delle superiori fatto a Milano nonostante tutto. Tanti anni a Milanello per Riccardo Tonin, eppure, da piccolo simpatizzava per la Juventus, con i colori del Milan che li ha sentiti più suoi solamente giocando di anno in anno. Una piccola curiosità che lo riguarda inoltre, è l’esultanza. Una passione per il mondo degli alpini, infatti, porta il neo giocatore del Foggia a renderne omaggio a ogni gol. Per lui poi, impossibile dimenticare l’esperienza vissuta da vicino con la prima squadra di Pioli.

Credit Martina Cutrona

Dopo il lockdown l’attaccante si è allenato in pianta stabile con tutti i giocatori. Tra questi, Tonin ricorda specialmente Ibrahimovic, una persona d’oro che pretende sempre il massimo, ma allo stesso tempo, il primo ad averlo aiutato e spronato, dando consigli. Tanta esperienza dunque per il neo attaccante del Foggia che nonostante la giovane età ha un passato importante. Così come importante, fu la sua prima volta a San Siro. Lo scorso anno Tonin andò vicino al suo esordio contro lo United. Il suo Milan era sotto di un gol, bisognava recuperare il risultato e lì davanti mancavano rifornimenti. L’attaccante si scaldò per quasi tutta la ripresa, ma alla fine Pioli non optò per il suo ingresso. Rammarico sì, ma senza dubbio situazioni che lo hanno aiutato a crescere visti i soli 20 anni. L’obiettivo è ora quello di tornare a segnare una caterva di reti in rossonero, con la nuova maglia, quella del Foggia.

A cura di Antonio Palladino.

Antonio Palladino

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