Tordini non si ferma più. Da (quasi) disoccupato a protagonista a Lecco
Eppure, dando uno sguardo alla carta d’identità non si direbbe per nulla che alla voce data di nascita ci sia scritto 2002. Per carità, l’aspetto è quello di un ragazzino. I suoi 19 anni si vedono tutti. Ma in campo è tutt’altra storia. Mattia Tordini è il nuovo che avanza. La “giovane Italia” che dà un calcio al passato e guarda al futuro, merito di un Lecco che ha creduto in lui e che oggi si gode i frutti dell’essere stato lungimirante in sede di mercato rispetto agli altri.
Tordini, da disoccupato (o quasi) a protagonista con il Lecco
La Serie C regala un altro nome da attenzionare. E chi se non il proprio procuratore per farci raccontare meglio Tordini. Lo contattiamo subito, senza pensarci su due volte, soprattutto se l’uomo copertina in casa Lecco è ancora lui. Vittoria contro la capolista Padova. E secondo voi, chi è che ha deciso il match? Sette partite, quattro gol e due assist. E’ il momento giusto per fare due chiacchiere con Sebastiano Salaroli. Qualche bagaglio da imbarcare per un volo dalla Spagna all’Italia rallenta le manovre, ma Salaroli è di parola: ”Dieci minuti e ti richiamo”.
La prima curiosità ci porta all’estate. Il Novara fallisce. In rosa c’è anche Tordini che di fatto resta senza squadra. Ed è qui che Salaroli interviene subito per una precisazione: ”No, lui senza squadra non ci è mai rimasto” precisa in modo netto mentre i classici rumori di un aeroporto affollato fanno da sottofondo. “Avevamo già capito cosa stesse per succedere e ci siamo mossi con rapidità per cercare la soluzione migliore” sentenzia Salaroli ammettendo che “non solo il Lecco aveva chiesto informazioni”.
La curiosità aumenta. Ed allora perché non provare a chiedere anche qualche nome. ”Nomi preferisco non farne”, lapidario ma sempre col sorriso. ”Ma posso dirti che tra queste squadre ci sono anche formazioni che militano in categorie superiori”.
Il presente si chiama Lecco: “Il direttore sportivo Domenico Fracchiolla è in gamba e lavora spesso sui giovani. Sa su chi sta puntando quando decide di fare un investimento. Anche l’allenatore , Zironelli, non ha paura nel dare spazio ai giovani. Questa per noi è stata da sempre la soluzione migliore”. Sette partite ed un bottino di quattro reti fin qui. ”L’unica perplessità che avevo era sulla tenuta fisica. Tordini ha avuto il Covid e non ha preso parte al ritiro con il Novara” ricorda Salaroli che poi aggiunge: ”Pensavo ci avrebbe messo di più ad ingranare ma sulle sue qualità non avevo dubbi. Bravo anche Zironelli che ha visto qualcosa in lui. Ovviamente la speranza che facesse una buona stagione c’era”.
Attestati di stima continui da parte del Lecco: ”Il club ha voluto offrire a Tordini un contratto per riconoscergli quanto di buono fatto fin qui” ammette senza remore il suo procuratore, che però ribadisce un concetto per lui vitale: “Ha bisogno di continuare a fare quello che sta facendo sapendo che la stagione non è lunga ma lunghissima ancora”. Le buone prove non lo hanno distratto anche se, per stessa ammissione di Salaroli “molti club lo stanno visionando”.
Il Tordini in campo ci è chiaro. E’ quello lontano dal rettangolo verde che ci sfugge: ”Lui non è tanto da playstation, gli piace stare con gli amici. E’ molto socievole e quando può spesso torna a casa per stare in famiglia”. Il sogno è la Serie A, ovvio, ma quando chiediamo la squadra del cuore c’è un po’ di imbarazzo. “Il Novara” la risposta che ci viene offerta, ma scavando più a fondo scopriamo che un passato nelle giovanili dell’Inter potrebbe essere un segnale. Quei segnali, ma di altra natura, che Tordini dispensa in campo a suon di gol con la maglia del Lecco. La “giovane Italia” c’è. Bisogna solo avere il coraggio di puntarci.