Gubbio, vicino l’addio di Torrente
Si va verso la separazione tra Vincenzo Torrente e il Gubbio. L’allenatore, infatti, sta trattando con la società la rescissione del contratto. Contratto che lo lega al club fino al 30 giugno del 2023. Alla base della scelta delle divergenze tra Torrente e alcuni dirigenti del Gubbio. Vi è dall’altra parte la volontà del presidente Notari di confermare la dirigenza in blocco. Una decisione che ha portato dunque verso l’addio di Torrente. L’allenatore vorrebbe una rescissione contrattuale. Bisogna vedere se la società andrà in questa direzione o preferirà optare per l’esonero. Ciò che sembra sicuro è che le strade dell’allenatore e il club sono molto vicine a dividersi.
Torrente e il Gubbio, un ciclo che si chiude
Se Torrente e il Gubbio dovessero separarsi, si tratterebbe di un divorzio dopo un matrimonio durato 3 anni, a cui andrebbero aggiunti anche i 2 dal 2009 al 2011. In queste ultime stagioni, però, l’allenatore campano è stato in grado di scrivere pagine importanti della storia del Gubbio. Appena subentrato al posto di Guidi, infatti, portò la squadra a una clamorosa salvezza, rimontando dal penultimo posto. Nella scorsa stagione, invece, oltre a una salvezza tranquilla, Torrente fu in grado di regalare ai tifosi la gioia della vittoria per 3-2 sul Perugia, imponendosi dopo 73 anni dall’ultima volta. In quest’ultimo anno, il percorso stagionale ha visto i rossoblù arrivare al secondo turno dei playoff, venendo eliminati dal Pescara per il peggior piazzamento in classifica, dato che il punteggio totale li ha visti pareggiare per 2-2 (QUI gli highlights).
Anche il lancio di giovani talenti rappresenta uno dei punti di forza del modus operandi di Vincenzo Torrente. Quest’anno l’ex Bari ha fatto esordire diversi giocatori che potrebbero farsi conoscere nel panorama calcistico, come gli attaccanti Samuele Spalluto e Alessandro Arena, o il difensore Federico Bonini.