Campano d’origine, ma sardo d’adozione. Francesco Ruocco veste la maglia della Torres dalla stagione 2021/2022 e proprio in terra sarda ha trovato le condizioni ottimali per esprimersi al meglio. L’attaccante classe 2001 è intervenuto al nono appuntamento con la trasmissione dedicata al campionato di Serie C Now, AperiC, condotto da Sarah Castellana tutti i mercoledì alle 19. Insieme a Manuel Fischnaller, Ruocco è il capocannoniere della Torres con 10 reti all’attivo nel girone B di Lega Pro.
In apertura di trasmissione, l’attaccante rossoblù ha raccontato cosa è cambiato nell’ambiente Torres rispetto alla stagione precedente: “Quest’anno stiamo disputando un campionato completamente diverso. Nella scorsa stagione abbiamo raggiunto la salvezza solo nel match dell’ultima giornata contro la Fermana. Ora sono cambiate tante cose, i nostri segreti sono la spensieratezza e il modo di giocare. Mi piacerebbe arrivare al secondo posto, ci darebbe tanti vantaggi in vista dei playoff.”
Ai microfoni di AperiC, Ruocco ha raccontato un excursus del suo passato e un sogno nel cassetto: “Ho tanti ricordi legati al calcio. Quando ero piccolo mio padre mi portava con lui a giocare al campo. Mi sono trasferito da Napoli a Brescia a soli 10 anni, sono momenti che mi hanno segnato e che mi hanno fatto crescere. Sogno di giocare in A, magari con il Napoli, la squadra per cui faccio il tifo. Il mio idolo non può che essere Maradona, conosco a memoria tutte le sue giocate e i suoi gol.”
Sul legame con Sassari e la Torres il numero 10 rossoblù ha risposto così: “Il Direttore Colombino mi promise la 10 dopo la vittoria dei playoff al mio primo anno. Sono onorato di indossare una maglia così pesante in una società gloriosa come la Torres. Sono legatissimo alla città di Sassari, qui ho trovato tanti amici e anche l’amore.”
Chiusura sul rapporto con i compagni di squadra e dell’aria che si respira all’interno dello spogliatoio: “Sono tanti i compagni divertenti, mi trovo bene davvero con tutti. I più simpatici, se proprio devo fare dei nomi, sono Scotto, Antonelli e Dametto. Poi c’è Manuel Fischnaller, che ho conosciuto quest’anno, con cui ho creato un legame straordinario anche a livello calcistico. Mi trovo benissimo in campo con lui.”
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