Home » Palermo, la Champions e ora Trapani: il viaggio di Salvatore Aronica

Palermo, la Champions e ora Trapani: il viaggio di Salvatore Aronica

Salvatore Aronica

Salvatore Aronica - imago

Alla scoperta di Salvatore Aronica: l’allenatore ad interim del Trapani 

La Sicilia come punto di partenza, il mondo come viaggio e… la Sicilia di nuovo come arrivo. Se volessimo riassumere in tre tappe la vita, calcistica e non, di Salvatore Aronica questa sarebbe una delle tante strade per farlo. Strade, si, o forse sarebbe meglio dire destinazioni.

La prima di Salvatore, come dicevamo, corrisponde alla “sua” terra. Nasce a Palermo, dove muove i primi passi al Bagheria Calcio 1919. E’ la principale squadra del paese, non lontano dal capoluogo siciliano. La squadra che lo preleva per prima è niente meno che la Juventus, a soli 18 anni. Esordirà in Serie A con la maglia bianconera un po’ più tardi, durante uno Juve-Samp e lo farà entrando in campo al posto di Torricelli. Emozione pura.

Arrivato a Torino nel 1996 ci rimane per un paio di anni. Quando lo spazio inizia a ridursi sceglie di andare in prestito alla Reggina, crocevia che ritornerà a più riprese nella sua carriera da professionista. Crotone è la tappa successiva, città nella quale passa 4 anni e dove soprattutto trova il suo primo e unico gol in oltre 500 partite.

Fiorentina, Ascoli e Messina preparano la strada per il suo ritorno a Reggio Calabria, che piano piano inizia a sentire casa sua. Gli anni non sono più 20 ma 28, sinonimo di esperienza maggiore e consapevolezza acquisita nel tempo. Durante la sua seconda esperienza in amaranto conoscerà Walter Mazzarri, figura determinante per il percorso di Salvatore.

Walter Mazzarri e Aronica, il maestro e l’apprendista

Dopo la seconda esperienza alla Reggina è tempo di cambiare aria. Next stop? Napoli. Spende 4 anni e mezzo sotto il Vesuvio crescendo di pari passo con il club che sta cercando di tornare grande. Per farlo, di lì a poco sbarcherà in azzurro Walter Mazzarri, allenatore di Salvatore già ai tempi della Reggina.

La sua stima verso l’allenatore livornese è tanta, e viceversa. Per Mazzarri Aronica diventerà un elemento imprescindibile nello scacchiere difensivo. I risultati, infatti, non tardano ad arrivare. Insieme a Cannavaro e Campagnaro forma una linea a tre estremamente efficace, tanto che quel Napoli giocherà la Champions League e addirittura Salvatore disputerà gli ottavi, dove marcherà Didier Drogba. Il punto più alto della sua carriera.

Salvatore Aronica con la maglia del Napoli
Salvatore Aronica – credit: imago

La “casa” Sicilia

Dopo l’esperienza al club di De Laurentiis, sicuramente la più gratificante, Aronica tornerà a Palermo, dove tutto è iniziato. Anzi, per essere precisi Bagheria dista una ventina di chilometri. La Sicilia non la abbandonerà quasi più da quel momento, salvo un altro passaggio a Reggio Calabria.

Dal 2018 diventa allenatore della Berretti del Trapani. L’anno successivo dell’Under 17. Prima di approdare nella Primavera dei granata siederà sulla panchina del Savoia e del Don Carlo Misilmeri. Ora è tempo di pensare al presente per Salvatore, con un viaggio incredibile alle spalle e un futuro tutto da scrivere.