Tremolada e il suo “calcio bailado”: dall’Inter di Mourinho a uomo chiave del Modena
Si scrive Luca Tremolada, si legge decisivo e determinante. Il primato del Modena è anche merito suo. 8 gol, tutti decisivi. La rete su rigore nell’1-1 contro il Siena. Prima, gli ultimi due nella vittoria in rimonta contro il Teramo. Il primo con un gran tiro dalla distanza. Il secondo su rigore, come nel successo contro il Cesena. Doppietta, tre punti e primato in classifica. Tremolada è sempre più faro della squadra di Tesser. Un protagonista in questa corsa con la Reggiana.
Tremolada, l’Inter e Mourinho: “Lui era padrone di tutto”
Inizia la sua carriera in tinte neroazzurre, rimanendo alla Pinetina per più di 10 anni. Nella primavera dell’Inter accumula 3 gol e 1 assist in 33 presenze, fino a una chiamata importante: “All’Inter ho trascorso anni bellissimi, facendo tutta la trafila delle giovanili fino alla prima squadra – raccontò ai microfoni di gianclucadimarzio.com -. Non dimenticherò mai la prima convocazione in Champions a 16 anni a Cipro contro l’Anorthosis e la tournée in Indonesia con Stramaccioni, dove addirittura segnai”.
Nella stagione 2009-2010 viene aggregato alla prima squadra. Incluso nella lista B della Champions League dalla stagione precedente, ha avuto l’opportunità di vivere gli anni d’oro dell’Inter del triplete: “Lo spogliatoio della prima squadra l’ho vissuto poco ma era uno spettacolo incredibile: ovunque ti giravi eri circondato da campioni. E poi il fascino di Mourinho era indiscutibile: lui era il padrone di tutto. Che emozione sentir pronunciare il proprio nome da lui durante la prima amichevole con loro! Ero considerato un giocatore di qualità, in me vedeva qualcosa di speciale. Sicuramente i piedi buoni non mi sono mai mancati”.
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I prestiti di successo e l’esordio in Serie A
Luca Tremolada inizia così la sua avventura in giro per l’Italia, partendo dal Piacenza, in Serie B, con il quale esordisce tra i professionisti. Data la comproprietà con l’Inter, dopo una stagione Tremolada rincasa a Milano prima di partire nuovamente, questa volta per il Pisa in Lega Pro. Poi sarà la volta di Como, Varese e Reggiana prima di giungere ad Arezzo. Allenato e voluto fortemente da Ezio Capuano farà un’ottima stagione, forse la migliore della sua carriera: 10 gol e 8 assist in 34 presenze gli consegneranno il titolo di miglior giocatore della Lega Pro agli Italian Sport Awards.
Le sue qualità da trequartista, indispensabile nella manovra offensiva, vengono notate a Chiavari. La Virtus Entella lo tessera nell’estate del 2016 riportandolo in Serie B. Dopo un anno verrà mandato in prestito alla Ternana, squadra con la quale disputerà un campionato al top della forma condito con 12 gol e 6 assist. Segnerà qui anche la sua prima tripletta in carriera. Rientrato alla base, sarà la volta di un altro, fortunatissimo, prestito. Con il Brescia vincerà il campionato di Serie B, debuttando nella stagione successiva in Serie A contro il Milan di Giampaolo.
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Il “calcio bailado” di Luca Tremolada
Il tourbillon di trasferimenti lo porterà anche a Cosenza e Pordenone prima di accasarsi a Modena. Con i neroverdi sfiorò la Serie A, guidato da Attilio Tesser che ora ha ritrovato in Emilia Romagna. Il trequartista sta regalando alla piazza gol importanti e prestazioni di livello, un “calcio bailado” spettacolare. “Il termine ‘bailado’ me lo porto dietro da qualche anno – ha raccontato –. E’ nato tutto parlando coi miei amici e deriva dal fatto che amo il calcio allegro e che fa divertire, me lo sono anche tatuato. E’ un po’ il mio modo di essere e quello di uno dei miei più grandi idoli, Ronaldinho, l’esponente massimo in assoluto”. Il fascino sta proprio in un calcio che fa bene agli occhi, uno spettacolo puro sotto il segno di Luca Tremolada.
A cura di Lucia Arduini