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Trento, Tabbiani: “Al Trento mancava un allenatore e io speravo di ricevere una chiamata”

La dirigenza del Trento durante la conferenza stampa di Tabbiani

La dirigenza del Trento con Luca Tabbiani, il nuovo allenatore gialloblù (Credit: A.C. Trento 1921)

Dopo la partenza di Baldini, il Trento ha trovato il suo nuovo allenatore, ovvero Luca Tabbiani: la conferenza stampa di presentazione

Il Trento riparte dal decimo posto della stagione 23/24 e dallo storico traguardo dei playoff. Riparte con entusiasmo e con un nuovo allenatore in panchina: Luca Tabbiani.

Il classe ’79 ha già avuto un passato in gialloblù, ma nei panni del calciatore. Ora torna al Briamasco da allenatore, dopo le esperienze con il Fiorenzuola e il Catania.

La società ha presentato il nuovo allenatore in conferenza stampa, alla quale sono intervenuti anche il presidente Mauro Giacca e il direttore sportivo Giorgio Zamuner.

Tabbiani ha spiegato la sua idea di calcio, mentre Zamuner ha fatto chiarezza sul calciomercato.

Tabbiani: “Dobbiamo crearci un’identità e vogliamo essere riconoscibili”

Luca Tabbiani ha esordito parlando delle sue esperienze: “Ringrazio il Trento per avermi permesso di tornare qua. Posso lavorare in una società in crescita. Cosa mi ha convinto? Era una speranza che avevo di essere chiamato dal Trento. Quando ho saputo di questo interessamento sono andato al primo colloquio e speravo con tutto il cuore di iniziare qualcosa. Ho giocato qua, sono diventato uomo qua e ho fatto un certo tipo di crescita. Questa è una società solida, bella e in continua crescita. Per un allenatore, poter andare in un club che ha voglia di crescere è un grande vantaggio e un grande privilegio. A Catania non sono riuscito a portare la mia identità e qualche errore l’ho fatto. In questo mestiere gli errori aiutano molto. Nella vita insegno alle mie figlie a migliorare se stesse, senza guardare ciò che fanno gli altri. Quindi non sono rimasto molto contento di quello che ho dato a Catania. Fiorenzuola? Sapevo di andarmi a mettere in una situazione con un epilogo come quello che è stato. Siamo arrivati cotti alla fine. Ho un grande rammarico perché ho un grande rapporto con la società e il presidente. L’epilogo finale mi ha fatto soffrire. Nella regular season avevamo fatto dei punti molto buoni”.

A seguire, Tabbiani ha esposto anche i suoi pensieri su questa nuova avventura: “Molto dipenderà dall’alchimia che si creerà tra lo staff e i ragazzi, ma vedendo le ultime partite del Trento ho visto molta disponibilità. A Trento ho vissuto una delle mie prime esperienze da calciatore. L’anno prima ero andato a Mestre, poi al Trento. Tornare nei posti dove si è stati bene fa sempre piacere. Quando ho visto che al Trento mancava l’allenatore, la mia speranza era quella di ricevere una telefonata. Quando l’ho ricevuta sono rimasto molto contento. Sono felice di avere una base di giocatori di alto livello. Che gioco ho in mente? Dobbiamo subito crearci un’identità. Dobbiamo dare l’idea di saper cosa fare, di essere riconoscibili. Dobbiamo dare l’idea di avere la partita in pugno. Lavoreremo per ottenere questo“.

Luca Tabbiani allo Stadio Briamasco
Luca Tabbiani, il nuovo allenatore del Trento (Credit: A. C. Trento 1921)

Le dichiarazioni di Giacca e Zamuner

Il direttore sportivo ha spiegato quali sono stati i fattori che lo hanno convinto a puntare su Tabbiani, prima di fare il punto sul mercato: “Abbiamo scelto lui perché è un allenatore giovane, ma con già dell’esperienza in questa categoria. Le sue squadre hanno sempre avuto un marchio ben definito. Ama far giocare le squadre bene, in maniera propositiva, aggressiva: questo era quello che cercavamo. Il mister ha in testa un modulo specifico, cioè il 4-3-3. In questo momento siamo abbastanza scoperti sugli esterni d’attacco. Bisognerà intervenire in quel ruolo. Sono rientrati anche Petrovic e Attys, ma non sappiamo ancora se faranno parte del Trento. Dobbiamo verificare anche le condizioni di Sipos dopo l’infortunio. Siamo scoperti sulla sinistra. Dobbiamo sistemare la porta. Le idee ci sono, ma se vogliamo costruire la squadra su un 4-3-3 bisognerà intervenire in maniera importante sugli esterni d’attacco“.

Giacca ha chiuso il giro, dando il bentornato al nuovo allenatore: “Tabbiani è passato da giocatore allo Stadio Briamasco, quindi sa cosa vuol dire giocare qua. Zamuner e Piazzi hanno lavorato insieme per trovare un allenatore importante. Ci auguriamo che Luca Tabbiani possa lavorare in un ambiente tranquillo. Gli daremo anche noi una mano a 360°. Questa è una scelta importante per tutti noi“.