Galazzini, la salvezza del Trento è anche merito suo: “Un mental coach mi ha aiutato”
Un assist decisivo nella partita più importante della stagione: Davide Galazzini si è tolto una grande soddisfazione. Classe 2000 cresciuto tra Chievo ed Hellas Verona, il terzino è arrivato a Trento nel mercato di gennaio 2021. Vive la grande emozione della promozione in Serie C, ma la stagione 2021-2022 è più complicata del previsto. Tra alti e bassi, Galazzini non trova lo spazio desiderato e vive un momento difficile. L’aiuto di un mental coach si rivela fondamentale: consapevolezza, mentalità e crescita diventano presto le sue migliori compagne di percorso, fino a tornare protagonista nel finale di stagione. La salvezza della squadra di Parlato è anche merito suo.
Galazzini e la fiducia ritrovata
Il tema della salute mentale è ancora un tabù, ma negli ultimi anni si stanno facendo importanti passi avanti. Josip Ilicic e la sua storia hanno aperto la finestra su un mondo complesso e non così lontano dallo sport. Anche la Lega Pro ha deciso di scendere in campo con il progetto You’ll Never Walk Alone, programma di affiancamento psicologico gratuito per calciatori professionisti, per fare in modo che questo argomento trovi sempre più spazio partendo da consapevolezza e mentalità.
Richiesta di prestazioni di livello, stress e dispendio di energie sono cose con cui gli atleti devono fare i conti, per questo l’aiuto esterno di un professionista non è mai sbagliato. Soprattutto non è una debolezza, ma una presa di coscienza. Galazzini è giovanissimo, eppure la scelta di rivolgersi a un mental coach ne dimostra la piena maturità. Lo ha confessato lui stesso, al termine del match dei playout vinto 1-0 contro la Giana Erminio: “Nel corso della stagione, visto che non stavo attraversando un bel periodo, ho preso un mental coach per aiutarmi. In questo modo sono riuscito a rimanere concentrato e sfruttare l’occasione che mister D’Anna mi ha concesso. Mi sono ritagliato una mia soddisfazione personale”.
Galazzini, il percorso fino a Trento
Da veronese doc, Galazzini cresce nel prestigioso settore giovanile del Chievo Verona. Dopo una parentesi a Castelnuovo, si aggrega all’Hellas Verona. Con i gialloblù parte dagli Under 17, trovando continuità e una rete decisiva. Si mette a disposizione come terzino su entrambe le fasce, con buone prestazioni anche in qualità di centrocampista esterno. Fisico, qualità a servizio della squadra e la fascia da capitano guadagnata al suo secondo anno in Primavera: su di lui si accendono i riflettori della Serie D. Il Mantova se lo aggiudica in prestito a gennaio 2019, ma il finale di stagione gli riserva qualche problema fisico. Nella stagione 2019/2020 torna al centro del progetto, laureandosi campione del girone D da grande protagonista, con 2 gol e 4 assist forniti.
Rientrato dal prestito, l’Hellas Verona lo svincola a luglio 2020. Galazzini a dicembre passa al Sona, in Serie D, ma a gennaio 2021 parte di nuovo: destinazione Trento. Con i gialloblù trova continuità, un gol e 6 assist, quasi sempre decisivi, che aiutano la squadra a ottenere la promozione in Serie C. Il terzino affronta la prima stagione da professionista, inizia bene il campionato ma da novembre in poi fatica a ritagliarsi spazio. Torna alla grande nell’ultimo match procurandosi un rigore, e nella doppia sfida dei playout torna titolare, servendo a Bocalon l’assist che significa salvezza. La gioia e la soddisfazione derivano da un percorso. Galazzini ha saputo unire l’aspetto mentale a quello atletico, diventando una pedina importante anche nei pochi spazi concessi. Maturità, lavoro e perseveranza come chiave di un futuro che Davide ha appena iniziato a scrivere.
A cura di Lucia Arduini