Se a inizio campionato qualcuno avesse detto che il Trento si sarebbe trovato in piena zona Playoff arrivati alla sosta natalizia, in molti avrebbero storto il naso. Invece la neopromossa di proprietà del presidente Giacca si trova in nona posizione, che condivide con Lecco e Pro Vercelli, entrambe con una partita in meno. Il campionato è molto combattuto e la distanza tra le squadre è davvero ridotta, con continui cambiamenti di settimana in settimana.
La squadra di Carmine Parlato ha collezionato ben 24 punti, frutto di 6 vittorie, 6 pareggi e 8 sconfitte, con 19 goal segnati e 21 subiti. I numeri certificano una situazione di quasi equilibrio. L’unico dato fuori dagli schemi è quello dei punti ottenuti tra casa e trasferta. Al “Briamasco” il Trento ha ottenuto ben 17 punti, con sole tre sconfitte subite. Non si può dire lo stesso del rendimento in trasferta dove i punti conquistati sono solo 7. Nonostante le quattro sconfitte contro le prime quattro della classifica, Trainotti e compagni sono riusciti ad ottenere risultati importanti negli scontri diretti. Fondamentali per raggiungere la loro attuale posizione. L’unico rammarico è quello di aver perso terreno in partite ampiamente alla portata.
Molti dei meriti del campionato disputato finora vanno sicuramente al direttore sportivo Attilio Gementi. In estate il ds ha rivoluzionato la rosa con ben 19 acquisti e 17 cessioni. Consegnando a Parlato una squadra di tutto rispetto. E’ un Trento a tinte in parte bianconere quello costruito da Gementi. Due giocatori di maggior rilievo cresciuti nel settore giovanile della Juventus, Luca Belcastro e Cristian Pasquato. Il numero 8 è il cervello del Trento, un giocatore di assoluta qualità a cui Parlato ha consegnato le chiavi del suo centrocampo con il compito di dare il via a tutte le manovre offensive della squadra. Manovre offensive guidate proprio dalla rapidità del numero 11 Cristian Pasquato, arrivato in estate e che ha messo a segno ben 5 reti.
Lo stile di gioco è chiaro e l’arma più utilizzata è proprio la ripartenza in contropiede, affidata alle cavalcate proprio del ragazzo cresciuto nel vivaio bianconero e a quelle di Emiliano Pattarello, ragazzo di 22 anni che in Pasquato ha trovato un grande mentore da cui sta imparando molto. Le intenzioni della società sono chiare e si è scelto di affiancare a giocatori di esperienza, ottimi giovani che possano trarre insegnamenti. Il ragazzo che più si sta facendo notare è Dion Ruffo Luci, classe 2001 in prestito dal Bologna, compagno di reparto proprio di Belcastro e uno dei talenti che più si è messo in risalto in questa stagione.
Doverosa menzione per il capitano Andrea Trainotti, il giocatore più impiegato in tutto il campionato di Serie C, sempre in campo in tutti i minuti giocati dal Trento. E’ lui il comandante della difesa che blinda la porta difesa dal figlio d’arte Gabriele Marchegiani. Il figlio dell’ex portiere si è guadagnato il posto da titolare nelle ultime giornate, scalzando il numero 1 Matteo Cazzaro. La rosa è ottimo e il lavoro svolto dalla società ha sorpreso tutti, ma alla ripresa del campionato la squadra di Parlato dovrà ripartire da quanto di buono fatto finora, con la serenità di chi non ha nulla da perdere. Il campionato è ancora lungo e il futuro è tutto da scrivere.
A cura di Filippo De Gradi.
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