Quella tra Trento e Vicenza è stata una partita sorprendente sotto tutti i punti di vista. Se per la squadra trentina la gara del Briamasco è stata una sorta di rinascita, per il Lane è stata un vero e proprio incubo. I biancorossi stanno attraversando un periodo complicatissimo. I risultati infatti non arrivano e gli elementi portanti del club sono in una posizione di precario equilibrio. Si pensi all’allenatore Diana, ma soprattutto all’amministratore delegato Rinaldo Sagramola. Quest’ultimo, infatti, nella conferenza post-partita ha rassegnato le proprie dimissioni. Andiamo dunque ad analizzare la situazione delle due squadre dopo la sfida valevole per la diciottesima giornata del girone A.
Da una parte c’è il Trento, tornato a vincere dopo tre turni e che ha offerto un’ottima prestazione. Dall’altra, un Vicenza che non sta attraversando un gran momento di forma, con risultati ampiamente al di sotto delle aspettative. I veneti si trovano in settima posizione con 26 punti, frutto di 7 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte. In seguito al k.o. con i gialloblù, sono dunque arrivate le dimissioni dell’ad Sagramola. “Ritengo giusto e doveroso rassegnare le mie dimissioni irrevocabili“. Queste le sue parole nel post-gara.
Fare 150 chilometri per seguire la propria squadra non rappresenta di certo un problema per i tifosi del Vicenza. In ben 450 sono partiti dal capoluogo del Veneto per raggiungere Trento. Le speranze e le ambizioni erano senza dubbio altre, ma alla fine sono state disintegrate da uno schiacciante 4-1. Prova da rivedere quella degli uomini di Diana, a vincere, almeno sugli spalti sono stati dunque i sostenitori biancorossi. Per la precisione, la Curva Ferrovia, nonché quella dedicata alla tifoseria ospite. Nonostante il risultato negativo, la curva ospite ha regalato spettacolo durante tutta la gara con sciarpe e bandiere.
Al triplice fischio dell’arbitro, l’allenatore Tedino ha commentato la fantastica vittoria arrivata contro il Lane: “La squadra ha manifestato molta rabbia, molta voglia, volontà e attenzione. La squadra ha avuto tutto quello di cui aveva bisogno per fare una buona partita. La cosa bella che è successa oggi è che i ragazzi si sono resi conto di cosa avevano fatto. Magari prima c’era un po’ di superficialità, mentre oggi dentro lo spogliatoio erano tutti molto focalizzati. Questo capita quando le squadre sono sul pezzo. Oggi abbiamo sentito molto anche l’affetto dei nostri tifosi. Ci hanno sostenuto molto anche sullo zero a zero, non solo quando vincevamo. Cambio modulo? Bisogna capire quando giocare con certi elementi piuttosto che con altri. Petrovic? Non stava benissimo ma è una certezza di questo gruppo“.
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