Settore giovanile della Roma. Per un romano non è proprio un dettaglio. Alessio Tribuzzi ha 23 anni ed è nato nella Capitale. Non è arrivato a giocare in tutta la trafila giallorossa, con il club capitolino che lo ha svincolato nel 2014. Nella vita però c’è una formula segreta: apprezzare ogni singolo momento, anche se poi questo finisce. Quel ragazzo sbarbato che giocava a pochi passi da Francesco Totti, con gli stessi colori addosso, ha fatto strada. Talento, sudore, sacrificio. Tanta Serie D, parecchia Serie B nella sua carriera, fino al Crotone in C. In Calabria una promessa: riportare i rossoblù in serie cadetta dopo la retrocessione dolorosa dello scorso anno. E se il buongiorno si vede dal mattino, il percorso è già ben delineato.
Migliore esordio forse non poteva chiedere. Una nuova avventura, la voglia di cominciare nel migliore dei modi. In una categoria in cui non aveva mai giocato, ma con la stessa voglia di incidere. Perchè poi c’è il peso della piazza: Crotone, una società che ha intenzione di risalire di nuovo in Serie B. E sì, può pure sembrare una frase fatta, ma chi ben comincia è a metà dell’opera. Nel calcio vale, a volte. Tribuzzi legge ed esegue: 1 gol, 1 assist e 1 rigore procurato. Allora fatevi da parte, che fa tutto lui. Il “suo” cuore è rossoblù, i buoni propositi ci sono tutti. A Messina finisce 2-4 (clicca qui) e in Calabria sbarcano i primi 3 punti della stagione.
“Come avevo già detto, sono stati bravi i compagni e il mister a farmi sentire subito parte del gruppo”, ha detto Tribuzzi nel post gara. Umiltà e voglia di continuare a vincere; l’ala del Crotone “scrive” la sua ricetta per trionfare in Serie C: “Questa è la strada giusta, dobbiamo continuare a seguirla. Per noi saranno tutti campi difficili, contro di noi le squadre faranno delle gare toste. L’avevamo preparata già in settimana e siamo stati bravi a svolgere i compiti assegnati. Abbiamo fatto bene, ora ricarichiamo le pile e ci prepareremo alla prossima gara casalinga”.
Un passato nel settore giovanile della Roma, dove tuttavia non ha mai lasciato il segno. La salvezza, nella stagione 2015-2016, si chiama Frosinone. Coi gialloblù si fa notare soprattutto un anno più tardi in Primavera, dove colleziona 24 presenze condite da 1 gol e 1 assist. Trova continuità in Serie D dal 2017 al 2019, con le maglie di Latina e Avellino. Con i laziali 33 gettoni nel girone G, 2 reti e 2 assist per i compagni. Con i campani l’esplosione: 12 reti e 13 passaggi chiave in 40 presenze comlessive. Uno dei migliori dell’intera categoria per rendimento. Dalla Campania al Lazio, ancora lì, dove tutto (o quasi) è iniziato: al Frosinone. Esordisce in Serie B e gioca 9 volte nella stagione 2019-2020. In quella successiva le cose vanno decisamente meglio con 25 gettoni in bacheca. Fabio Grosso lo stima e lo considera un perno nel suo scacchiere. Adesso per lui la prima avventura in Lega Pro. Una nuovo libro da scrivere e una prima pagina, che ha già molto da raccontare.
A cura di Manuele Nasca
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