Triestina, Rosenzweig: “Continueremo anche in caso di D ma sono certo che non avverrà”

Le parole del presidente della Triestina in conferenza stampa. 

In casa Triestina è tempo di dare risposta alle incertezze che hanno caratterizzato l’avvio di stagione, dalla partenza a rilento della squadra -che ha portato all’esonero di Michele Santoni– fino al punto di penalizzazione comunicato ieri pomeriggio, giovedì 17 ottobre.

Un momento decisamente difficile che ha quindi portato la società a una vera e propria rivoluzione tecnica, con Pep Clotet che si appresta a diventare il nuovo allenatore della squadra mentre per il ruolo di Ds resta in pole Mattia Collauto. 

Nel frattempo il numero uno del club, Ben Rosenzweig, ha indetto una conferenza stampa per fare il punto della situazione fornendo ulteriori dettagli sulle prossime mosse della proprietà targata LBK Capital. 

Di seguito le dichiarazioni complete del presidente della Triestina.

Rosenzweig: “La scelta è arrivata dopo l’analisi di diversi aspetti”

Il patron della Triestina si è soffermato su diversi punti nel corso della conferenza stampa. Il più importante ha riguardato, indubbiamente, la nuova guida della squadra: “La scelta del nuovo tecnico è stata ponderata, tenendo conto delle esigenze del club e del budget disponibile, ma non sono solo i soldi a guidarci. Abbiamo scelto chi riteniamo il miglior profilo per la Triestina“. 

Una scelta fatta per il bene del club, come tutto l’intero progetto: “Il nostro obiettivo è costruire una società solida, non solo competitiva sul campo ma anche sostenibile finanziariamente e con un forte legame con la comunità. Il centro sportivo di Muggia e la gestione dello stadio sono parte di questa visione. Anche se le aspettative per questa stagione sono ridimensionate, il nostro focus è sul futuro“.

“Per la Triestina abbiamo investito per un futuro sostenibile”

Sul tema futuro l’idea di Rosenzweig e dell’intera proprietà è chiara: “Abbiamo deciso di investire nella Triestina per costruire un futuro sostenibile, anche in una categoria complicata come la Serie C. È troppo presto per giudicare dopo solo nove partite. Siamo convinti che il cambio in panchina porterà benefici, ma non ci saranno stravolgimenti. Continueremo con la nostra visione, anche in caso di retrocessione, ma sono sicuro che non succederà”.

“Ovviamente – ha aggiunto il patron della Triestina – vorremmo salire di categoria, anche per ragioni economiche, ma il nostro impegno resta forte. Se dovessero entrare nuovi investitori, saremo trasparenti”.