Attraverso il proprio sito ufficiale, la Triestina ha pubblicato un comunicato del presidente Giacomini che fa chiarezza su ogni voce di cessione del club. Nel lungo comunicato il numero uno, infatti, rimanda al mittente ogni possibilità di vendita totale della società.
Qui di seguito la lettera del presidente della Triestina. “Non avrei mai immaginato di ritrovarmi qui, con il mio gruppo e dopo pochi mesi, a spiegare questa situazione difficile e dolorosa. Ma molte cose non sono state capite o sono state male interpretate. Vorrei iniziare precisando che non ho abbandonato nulla. Ma come sapete il calcio ha bisogno di risposte costanti. Non mi sembra di essere venuto meno “Mai” al mio ruolo di Presidente visto che, dopo aver salvato la squadra in sole ventiquattro ore dal fallimento; l’ho allestita, insieme con il direttore sportivo Giancarlo Romairone, cercando di renderla più competitiva possibile, per fare un buon campionato. I titoli dei giornali, locali e nazionali hanno esaltato il nostro calciomercato. Conservo ogni virgola, ogni articolo, ogni parola, ogni entusiasmo condiviso.
Purtroppo il calcio è imprevedibile. In campo i risultati non sono arrivati e me ne prendo ogni responsabilità. In questi mesi dannati ho letto tutto. Non mi sono mai allontanato dal progetto. Mi è stato “rimproverato” anche di non aver confermato i giocatori della vecchia rosa. Ma onestamente con il senno di poi sono discorsi che valgono zero“.
“Su un fattore però insisto: siamo una società solida che ha sempre pagato regolarmente ogni stipendio, ma soprattutto abbiamo, in pochissimo tempo, risistemato una società allineandola ad un modello sano e funzionale. Abbiamo ristrutturato una sede che era fatiscente, risolto e portato avanti le seguenti situazioni:
Avremo inoltre voluto sperimentare insieme e con la città il settore legato agli eventi. Ma i risultati in campo non ci hanno permesso, a noi e a voi triestini, di provare alternative che avrebbero generato denaro e posti di lavoro. Insomma da ultimi in classifica non c’era aria e voglia di promuovere altro, proprio per il forte rispetto che abbiamo verso la città.
Attenzione però: il nostro business necessità anche di entrate. Io come ho sempre detto non ho le “spalle” coperte da nessuno. Il mio lavoro è “diversificare”. Per questo oggi sto chiudendo un grande accordo con gli Emirati arabi che negli ultimi mesi mi ha “costretto” a star lontano dall’Italia. I soldi per salvare la squadra li ha messi il sottoscritto e quando fai l’imprenditore se perdi a “sinistra”, devi recuperare a “destra”; per essere chiari e trasparenti“.
“Questo mi ha portato alla ricerca di un partner che possa mettere la Triestina al primo posto come core business. Infatti oggi comunichiamo ufficialmente che la Atlas Consulting S.R.L. ha iniziato la fase di cessione della proprietà della U.S. Triestina Calcio 1918 S.R.L. L’operazione si concluderà entro gennaio 2023. Per me non sono professionisti “sconosciuti”, ma stiamo parlando di un gruppo di amici romani e tengo a precisare che sono molto solidi sia economicamente che strutturalmente.
Manterrò il ruolo di Presidente. E nel gruppo entreranno Piergiorgio Crosti, mio amico di lunga data, mentre il nuovo amministratore delegato sarà Antonino Scaramozzino, uomo di fiducia. Il resto della società rimane intatto. E ribadisco io avrò una quota importante. Non andrò via ma rimarrò in carica come Presidente e attualmente non voglio sentir parlare di cessione ma di ingresso di un nuovo gruppo. Rimango e non mollo perché mi sono innamorato del progetto, della città ma soprattutto del tifo… sperando di ritrovare i sorrisi in campo e fuori“.
“Prima di essere Presidente sono un tifoso, capisco benissimo il pensiero della piazza e comprendo la sofferenza per la posizione in classifica. Ma vorrei che le persone, tifosi, giornalisti, uomini che sparano contro la società a prescindere; si possano rendere conto che ci abbiamo provato con tutte le nostre forze e le nostre energie. La squadra sulla carta, ripeto, era molto forte e come dissi nella prima conferenza stampa purtroppo la palla è rotonda e le cose non sono andate come speravamo. Aggiungo: in campo non giochiamo noi.
Ripeto: non molliamo, faremo delle cessioni perché alcuni giocatori, duole ammetterlo, non sono riusciti ad esprimere il loro potenziale. Cessioni mirate e rinforzi altrettanto ponderati e pensati per raggiungere l’obiettivo salvezza. Vorrei che i tifosi capissero che non è mia intenzione retrocedere: ho investito 4 milioni e retrocedendo perderei tutto. Anche perché alcuni giocatori che hanno un buon valore di crescita ma arrivando ultimi in classifica, rischieremo di perderli a parametro a zero.
Mi scuso se ho dato comunicazioni solo ora, ma sono avvenuti imprevisti su cui non voglio tornare; nonostante tutto questo caos non bisogna sottovalutare l’esborso per Malomo e Germano, altri due giocatori acquistati. E ho adempiuto ad ogni pagamento nei confronti di ogni iscritto e dipendente della Triestina. Presenterò ufficialmente il nuovo gruppo ma come ho già detto io rimarrò come Presidente. Questo perché non sono abituato a mollare quando la barca affonda. Idem le persone che lavorano con me. E questa barca non sta affondando! Ha solo imbarcato un po’ troppa acqua per via della classifica. La società è sana e questo dopo l’estate scorsa, dopo un fallimento alle porte; dopo un salvataggio quasi impossibile doveva essere la prima cosa a cui ogni giorno bisognerebbe pensare. Ogni giorno. Grazie“.
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