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Triestina, Tesser: “L’unica cosa da fare è rialzarsi, ma voglio vedere l’impegno”

Tesser Triestina copertina

L'allenatore della Triestina Tesser - credit US Triestina Calcio 1918 - www.lacasadic.com

Il club giuliano scivola per la seconda volta di fila: arriva la sconfitta in casa con la FeralpiSalò. L’intervento di Delli Carri e Tesser.

Brutte notizie in casa Triestina. Gli uomini di Tesser perdono nella gara interna con la FeralpiSalò e falliscono la possibilità di allontanarsi dalle sabbie mobili della classifica. Sul rendimento, è intervenuto nel post gara il direttore sportivo, Daniele Delli Carri: Siamo in un momento delicato e lo sapete, la squadra ha accusato anche questa rincorsa sicuramente, sapevamo che il nostro campionato era questo e se qualcuno si era illuso, non era la stessa illusione nostra. Sicuramente la squadra sta pagando questi fattori ma è più che mai unita e la società sta facendo il suo dovere, mi preme dirlo, ma allo stesso tempo mi preme dire che bisogna stare vicini alla squadra anche in questo momento di grande difficoltà”.

Ha proseguito: “Dobbiamo sempre pensare da dove arriviamo che è la cosa più importante. Questa squadra a detta di tutti era di fatto condannata e chi fa calcio lo pensava, perché le statistiche dicevano che non facendo almeno dodici, tredici punti nel girone di andata, salvarsi era difficilissimo, lo dicevano tutte le statistiche non solo parlando di Serie C. La rincorsa sicuramente la paghi fisicamente, ma è indubbio che ci sia anche un dispendio notevole di energie mentali, siamo tutti consapevoli di questa difficoltà e la viviamo tutti insieme cercando soluzioni, non alibi o abbattendoci. L’incoraggiamento e la carica ricevuta dalla tifoseria sotto la curva a fine partita, in questo senso è stata una cosa molto, molto importante.

Il direttore si è espresso anche sulla questione infortuni: “Pensare che le problematiche legate agli infortuni siano eredità del passato sono cose inutili alle quali prestare attenzione, sono una persona che guarda molto avanti perché non serve guardare indietro, non mi piace. Quando sono arrivato ho detto guardiamo avanti non indietro, quello che è successo non mi interessa e non lo voglio sapere, penso solamente che tutti possano recuperare più velocemente possibile anche se per qualcuno sicuramente non sarà così e ci sarà qualche lungodegenza. Ma allo stesso tempo penso che tutti possano dare una mano, anche quelli che sono infortunati, perché una parola oggi vale molto di più di una discesa in campo”.

Penalizzazione e sguardo al futuro

Riguardo alla penalizzazione, invece: “Può aver portato un contraccolpo ma le cose inconsce non le conoscono i giocatori così come i dirigenti, io non mi sento di parlare di questa cosa perché preferisco guardare a quello che ci aspetta e quello che ci aspetta sono quattro finali, quattro partite importanti. Sappiamo che dobbiamo fare punti come sapevamo fin dall’inizio, ancor di più adesso che siamo nella fase finale del campionato. Lavorare in ottica playout? Assolutamente no, bisogna lavorare in ottica di potersi salvare senza gli spareggi. Sono tutte partite difficili? Vero, ma le abbiamo affrontate anche all’andata dimostrando di poter valere ugualmente una classifica diversa. Pensare di non poter raggiungere la salvezza diretta è sbagliato.

Ha concluso con una breve analisi della gara: “Partiamo dal presupposto che le sconfitte abbattono sempre, poi oggi nel momento migliore nostro abbiamo preso gol perdendo la partita, ma sappiamo anche che le gare possono essere ribaltate e che siamo in grado di farlo. Questo deve essere il nostro pensiero, in questo momento dobbiamo avere un pensiero di positività, non di negatività. Tante volte il silenzio fa molto più di una parola, abbiamo in gruppo giocatori di esperienza e capiscono che il momento è molto delicato e di difficoltà, c’è poco da dire. Dare un conforto sicuramente, è fuori discussione, perché ci aspettano quattro partite e non siamo a metà del campionato. Di certo però bisogna dare anche un messaggio di forza, perché qualcosa questi ragazzi hanno fatto e bisogna difenderli a spada tratta, lasciar perdere i quattro punti, a noi non interessano e non ne parliamo dentro lo spogliatoio, devono pensare in maniera positiva perché la componente societaria risolverà”.

Triestina, Luca Fiordilino – credit: US Triestina Calcio – www.lacasadic.com

L’intervento di Tesser

Al termine della partita, ha detto la sua anche Attilio Tesser, l’allenatore della Triestina: “E’ la seconda di fila che prendiamo gol dopo due minuti, contro una squadra valida. Ma penso anche che dopo pochi minuti abbiamo giocato solo noi non facendoli più avvicinare alla porta per tutto il primo tempo, creando tanto, con buona intensità e geometria, con tanti sviluppi di gioco buoni, tante seconde palle in mezzo al campo vinte, mettendo pressione costante perché se li lasci giocare abbiamo visto che appena scali un po’ esce la loro qualità. Abbiamo pareggiato direi più che meritatamente, pressando dentro la loro area di rigore diverse volte anche nella ripresa, poi loro hanno trovato questa grande giocata individuale negli ultimi minuti”.

E’ un peccato perché una sconfitta così fa più male che in altre occasioni, quando sbagli e non fai bene ci sta, prendi e porti a casa, poi non è una novità che facendo comunque bene una partita si può perdere. Il problema è che stiamo perdendo in questo momento ed è un momento di negatività, mentre prima con le quattro vittorie di fila era tutto molto positivo ed alcune situazioni giravano anche bene, oggi è esattamente il contrario. Dobbiamo rimboccarci le maniche e pensare alla prossima partita, trarre gli spunti negativi dai quali imparare, ancora una volta un inizio non dovuto penso alla concentrazione, forse alla tensione, non so e ne parleremo in spogliatoio. Perché poi i ragazzi si son battuti, ci hanno provato fino in fondo terminando molto stanchi perché hanno dato veramente tutto”.

Sulla questione infortuni, è intervenuto anche Tesser: “Qualcuno rientrava dopo un periodo di stop forzato ed era un po’ più affaticato, ma penso che oggi sia un grande dispiacere perché questa sconfitta è totalmente immeritata. Poi loro hanno fatto la loro partita, hanno trovato queste situazioni e le hanno sfruttate al meglio. Correia? Ha preso una botta all’anca, vediamo se è solo una botta o se è qualcosina di più, lo valuteremo tra un paio di giorni perché un movimento un po’ innaturale l’ha fatto, oltre alla contusione”.

Tesser: “Siamo in una fase delicata”

Strizzolo e Olivieri hanno finalmente giocato in coppia, uno vicino all’altro e uno per l’altro, hanno avuto tante situazioni giocando bene, fallendo anche qualche ripartenza importante in parità numerica e una anche in superiorità per poter far male”, queste le dichiarazioni sul doppio centravanti. C’è grande amarezza, inutile dirlo, mi spiace per i giocatori e per i nostri tifosi che fino in fondo ci hanno sostenuto, però dobbiamo rialzarci subito e pensare alla prossima. Mi spiace che dopo un momento estremamente positivo, adesso siamo in una fase particolarmente delicata e se gira male il morale può risentirne, ma come diceva prima il direttore arrivano partite che dobbiamo pensare di poter giocare con l’intensità di oggi, però evidentemente con ancor più concentrazione e cattiveria, se quella di oggi e di queste partite non è bastata”.

Ha poi concluso: Non abbiamo mai pensato a far calcoli, a far conti, abbiamo sempre pensato partita per partita e così bisogna continuare a fare. L’unica cosa da fare è rialzarsi, andare a Renate e venire a casa con un risultato positivo. Lavorare bene in settimana, tener su il morale per quanto possibile, avendo la consapevolezza che il nostro destino è in mano nostra e dobbiamo essere noi a gestirlo nel miglior modo possibile. Io voglio vedere l’impegno come l’ho visto oggi, in altre occasioni è stato detto che avevano fatto male, oggi al di là degli errori fisiologici che ci sono nel calcio l’impegno, la volontà, la determinazione, secondo me anche il gioco e pure parecchio c’è stato. Dobbiamo pensare a fare così la prossima partita e in quelle successive e, se evidentemente la cattiveria messa oggi non è bastata, dobbiamo metterne ancora di più”.