Seppur a Trieste non passi l’alta velocità, in casa Triestina le cose sono cambiate molto velocemente. Riavvolgiamo il nastro, tornando indietro di 365 giorni. La squadra giuliana, si trova al diciottesimo posto e, salva la categoria vincendo i playout all’ultimo respiro. Dopo solo un anno, la post season registra ancora la presenza della squadra allenata da Roberto Bordin. Sì, ma questa volta ai playoff. Quarto posto consolidato in classifica e un solo sogno: la Serie B.
‘Il calcio è di chi lo ama’, recitava uno spot pubblicitario. E, a Trieste, lo amano. E non poco. Dopo aver riabbracciato il Nereo Rocco, oggetto di lavori di manutenzione, la Triestina ha potuto far affidamento sul suo dodicesimo uomo in campo. La tifoseria giuliana ha risposto alla grande, superando i 12.000 spettatori nella gara interna contro il Padova. Un blocco unico, granitico tra squadra e tifosi. Curioso come, però, in casa siano arrivati meno punti rispetto a quelli guadagnati in trasferta. Infatti, all’interno del proprio stadio, la squadra giuliana ha raccolto 27 punti contro i 37 raccolti fuori casa. Questo rendimento esterno, rende la Triestina ‘prima’ in classifica, con ben 12 vittorie fuori dal Nereo Rocco.
Un girone di andata incredibile, un percorso netto della squadra che, in quel momento, era allenata da Attilio Tesser. 39 punti su 57 a disposizione raccolti nelle prime 19 di campionato. Poi, la sconfitta interna contro la Pro Patria, alla ventiquattresima giornata, ha cambiato qualcosa nella testa della società giuliana. Fuori Tesser, che non rientra più nei progetti societari, dentro Roberto Bordin. Da questo momento, la squadra colleziona 18 punti nelle ultime 14 di campionato. Nulla a che vedere con il rendimento della prima parte di stagione. La squadra, comunque, conquista il quarto posto in classifica e accede alla fase playoff vantando il secondo miglior attacco del campionato con 61 reti.
Con 16 gol in 36 partite, Facundo Lescano, è il capocannoniere del girone A di Serie C. A suon di gol, l’attaccante argentino, ha contribuito a questa incredibile cavalcata che ha portato la Triestina ai playoff. ‘Il Diego Milito di Trieste’, non sembra volersi fermare. Bordin, nel frattempo, lo ha preservato nell’ultima sfida di campionato contro il Padova. L’obiettivo? Averlo nelle migliori condizioni per le fasi finali dei play off. Facundo vuole continuare a segnare, facendo sognare una piazza che meriterebbe una categoria superiore.
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