Triestina-Legnago, come arrivano le due squadre? È sfida Lescano-Rocchi
Cinque sconfitte nelle ultime cinque, ma la classifica continua a sorridere – si fa per dire – alla Triestina di Bordin. Il quarto posto canta 46 punti, ma le inseguitrici sono pronte a non lasciare nulla al caso. Tra queste spunta forte la candidatura del Legnago Salus. Squadra intrigante e forte. Pensare che Donati&Co. nelle ultime diciassette partite, sì 17 hanno perso solo una volta: nove risultati utili consecutivi e zero sconfitte nel 2024. E prima del pari interno contro l’Atalanta U23, i veronesi erano reduci da cinque vittorie di fila.
Triestina, una parola chiave: ripartire
20 gennaio 2024. Questa la data dell’ultima vittoria: no, in panchina non c’era ancor Bordin. Che da quando dirige la Triestina è ancora alla ricerca dei primi tre punti. Riprendere il filo del discorso – pardon, del campionato – è l’unica pozione magica capace di aiutare l’allenatore ex Sheriff Tiraspol: “Vincere non può che essere la ricetta migliore, per l’autostima e per tornare a muovere la classifica. In questo momento non è importante che sia bella, l’importante è tornare alla vittoria perché abbiamo bisogno dei tre punti”. Problemi anche per Lescano. Il capocannoniere della Triestina. Dov’è il gol? Manca dal 28 gennaio: proprio dall’ultima partita – 1-1 contro la Pergolettese – terminata senza sconfitta per gli uomini di Bordin. E non è un caso che debbano ritrovarsi insieme. Da un lato il gol, dall’altro i tre punti – e il club quarto in classifica.
Legnago, perché fermarsi? Donati punta la Triestina
Come quando apri una mistery box. Questa – e tanto altro – la stagione del Legnago Salus. Definirla sorpresa è riduttivo. Soprattutto se si guarda la prima parte di campionto. Solo nelle prime undici partite erano arrivato ben sei sconfitte. Dalla zona playout ai playoff. Cuore e tenacia: idee e rivoluzione. Sarà sfida Lescano-Rocco, con il centravanti dei veneti distante un solo gol dall’attaccante argentino. Cinque punti di distanza dalla Triestina ed un campionato ancora da giocare: il Legnago ci crede. Succede così a chi ha nel dna la voglia di sognare e guardare oltre la siepe.