Triestina, Clotet: “Krollis ha chiuso con questa squadra, è inaccettabile quello che ha fatto”
L’allenatore della Triestina è intervento in conferenza stampa al termine del match con la Giana Erminio.
“Krollis ha chiuso con la Triestina”, è un Pep Clotet chiaro e deciso nella conferenza stampa post partita con la Giana Erminio. Una sconfitta, per 0-1, condita però da un episodio che ha fatto andare su tutte le furie l’allenatore spagnolo.
Siamo esattamente al minuto 33 quando, Raimonds Krollis, viene espulso a causa di un fallo di reazione a palla lontana. Un gesto che ha quindi scatenato la rabbia di Pep Clotet che, al momento dell’uscita dal campo, ha strattonato vistosamente il suo attaccante.
Immagini che, in poco tempo, sono diventati virali, mentre sul campo la Triestina si è dovuta poi arrendere alla squadra di Chiappella vittoriosa proprio nei minuti finali del match del “Nereo Rocco”.
Di seguito le dichiarazioni complete rilasciate nel post partita da Pep Clotet.
Triestina, Clotet: “La mia reazione? Proporzionata a quello che ho visto”
Le parole dell’allenatore spagnolo: “Penso che per quello che è successo nell’episodio dell’espulsione, la reazione sia stata giusta, quell’espulsione non deve succedere nel calcio. Krollis è qui in prestito, rappresenta un’altra società che lo manda qui in prestito e lui fa questo alla Triestina, alla società che lo ha mandato qui e al calcio”.
Prosegue: “Io ho un figlio di otto anni che oggi ha visto questo, vengo da una cultura in cui questo non può succedere, un calciatore che fa questo se lo fa per strada rischia conseguenze con la legge, non è normale. E non dobbiamo accettarlo in nessuna maniera, per il rispetto verso me come allenatore Krollis ha finito con la Triestina. Gli ho detto in faccia queste stesse parole, che con me come allenatore ha finito oggi con la Triestina”.
“Su questo campo rischiamo seri infortuni”
Sulla gara: “Purtroppo la situazione dell’espulsione è stata un momento duro, non posso dire nulla ai calciatori che hanno corso e ci hanno messo l’anima per tenere bene il pareggio e creare qualche situazione sfruttando magari la palla inattiva, come stava per succedere nonostante la netta supremazia degli avversari nel possesso del pallone. La mentalità non è giusta, dobbiamo capire il calcio di serie C com’è, gestendo i momenti della partita e questa è una questione individuale, abbiamo diverse scommesse ed evidentemente in tanti non lo capiscono e l’ho detto sin dal primo giorno. Ora devo solo pensare alla prossima partita, alla squadra che abbiamo davanti e a non buttare le partite così”.
Il pensiero finale: “Appare evidente che questo non sia un campo dove si può giocare a calcio, non so cosa sia stato fatto o cosa sia successo ma giocare a calcio non è possibile. Le zolle non attaccano ed è un carico in più per ogni calciatore, soprattutto per i nostri che la condizione fisica stanno cercando di riprenderla. Non sta a me dirlo ma un campo così non è adatto per giocare a calcio e comporta rischi anche più grandi dei due infortuni che stasera abbiamo avuto, un terreno dove può saltare un crociato o qualcosa di simile ma ripeto, non tocca a me dirlo”.