Vince sempre chi più a lungo sa patir. Una frase che potrebbe diventare il nuovo motto della Triestina e magari trovare collocamento nella parte interna della maglia rossalbardata, dietro il collo in stile “vincere non è importante, è l’unica cosa che conta” della Juventus. Un’idea che, vista la stagione da thriller vissuta dalla Triestina, il presidente potrebbe seriamente prendere in considerazione. Al di là degli scherzi però, quella frase è l’esatto riassunto dell’anno calcistico attraversato dal club rossoalabardata che grazie ad un gol nei minuti finali contro la Pergolettese è riuscito a conquistare i playout. Dove, con un’altra rete nei minuti finali, ha conquistato la salvezza ai danni del Sangiuliano City.
Una continua sofferenza. Con queste parole si può descrivere la stagione appena conclusa della Triestina. L’annata è iniziata con i grandi proclami della nuova proprietà di voler puntare in alto, con convinta ambizione. Dichiarazioni che però non hanno trovato riscontro sul campo dove la squadra impostata da Bonatti racimola, a fatica, qualche punto. La società, visto il malcontento dei tifosi manda via l’allenatore, affidando la squadra a Massimo Pavanel. Tuttavia, la macchina non dà alcun segno di ripresa. Anzi la situazione precipita ancor di più e questo spinge l’allenatore veneto a rassegnare le dimissione e alla nascita di un clima teso tra proprietà e tifosi.
Nel mese di febbraio però le cose cambiano. Con gli acquisti di gennaio e l’arrivo in panchina di Gentilini, l’undici rossoalabardato cambia finalmente marcia. La Triestina mette in fila una serie di buone prestazioni e con esse iniziano a crescere anche i punti in classifica. La squadra di Trieste riesce a raggiungere cosi la zona playout, poi conquistati grazie alla vittoria al cardiopalma nell’ultima giornata della regular season contro la Pergolettese. Una partita vinta al 94‘ grazie alla rete di Adorante, che rappresenta in pieno lo spirito di questa squadra e dei suoi tifosi.
Una salvezza cercata e afferrata. Poi perduta ed infine riacciuffata in extremis, ancora una volta in pieno recupero. La Triestina ottiene un’incredibile vittoria in zona cesarini e ormai sull’orlo del baratro della Serie D. La squadra di Gentilini, dopo aver conquistato i playout con un gol all’ultimo minuto, decide di ripetersi nella gara contro il Sangiuliano City. I rossoalabardati si impongono per 1-2 a Seregno, ottenendo così la permanenza in Serie C grazie anche allo 0-0 del Nereo Rocco. Al minuto 92 ci ha pensato un bolide dai 20 metri di Tavernelli, entrato in campo dieci minuti prima, a regalare alla Triestina la salvezza. Una vera e propria manna dal cielo insomma, arrivata quando la squadra di Gentilini è nel momento peggiore vista anche l’inferiorità numerica. Ancora una volta, la è stata la Triestina a patire più a lungo e poi a vincere.
A cura di Luca Salera
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