Triestina, il presidente Giacomini: “Ho investito 7 milioni, sarò qui anche in caso di retrocessione”
La Serie C è nel vivo degli spareggi playout. Il turno d’andata è oramai andato in archivio. Tra i risultati maturati, c’è il pareggio senza reti tra Triestina e Sangiuliano: dunque, nella sfida di ritorno, la squadra allenata da Gentilini dovrà necessariamente vincere per evitare la retrocessione. Al termine della gara, ha parlato in conferenza stampa il presidente degli alabardati Simone Giacomini.
Giacomini: “Ho investito molto e ci ritroviamo ai playout”
Il presidente della Triestina, Simone Giacomini, si è espresso così in conferenza stampa: “Ho sempre seguito le vicende della squadra. Ho sempre detto di essere un presidente operaio e giovane che ha portato a termine questa stagione onorando gli impegni e mettendo in sesto la situazione ripulendo dai debiti pregressi. Oggi ho visto una squadra tonica che ha voglia di centrare la salvezza. Questa piazza merita palcoscenici importanti, ma ora pensiamo solo a mantenere la categoria”. In seguito, un’analisi sulla stagione: “É stata complicata. Ho cambiato tre allenatori e molti giocatori facendo grandi investimenti per disputare un buon campionato. Purtroppo, però, non siamo riusciti a mantenere la parola data e il primo a essere amareggiato sono io. Ho investito tanto sulla squadra e ci ritroviamo a disputare i playout”.
Inoltre, non sono mancate parole riguardo il caso del match contro la Pergolettese: “Non ho paura di parlare, ma c’è un’indagine in corso e siamo tutti estranei ai fatti, ma certe situazioni le esplicano gli avvocati e sono loro che ci spiegheranno ciò che dobbiamo fare. Alcune situazioni mi fanno perdere l’entusiasmo. Oltre ai soldi ho messo il cuore, sono qui e ci sarà quasi sicuramente anche il prossimo anno, poi se dovessero proporsi altre persone io li faccio entrare senza problemi”.
Giacomini: “Ho dato il massimo per la Triestina”
Il numero uno della Triestina ha proseguito parlando della tifoseria: “Sono stati incredibili, tutti. Si nasce tifosi prima ancora di essere aziendalisti perché ci mettiamo il cuore. Io li capisco e ci sono rimasto male perché sono stato attaccato. Spero che in tanti vengano a sostenerci sabato prossimo”. Infine, sulla possibile retrocessione: “Se sabato non vinceremo ci sarò comunque io, altrimenti non ci sarebbe stato nessuno. Io credo di aver dato il massimo e l’ho dimostrato nei fatti. Purtroppo non posso essere sempre qui, non sono un imprenditore affermato quindi devo lavorare ma ho sempre seguito la squadra. Qui ci sono i miei uomini a lavorare”.