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Triestina, Tesser: “Prestazione convincente, ringrazio i tifosi del Novara per gli applausi”

Tesser, Credit: Modena F.C. 2018, www.lacasadic.com

Le parole di Attilio Tesser, allenatore della Triestina, al termine della sfida con il Novara.

La Triestina vince anche a Novara (2-3) e conquista la seconda vittoria consecutiva. Sotto la guida di Tesser i biancorossi sono rinati e hanno completamente cambiato marcia: dal ritorno sulla panchina giuliana l’esperto allenatore friulano ha conquistato 7 punti in 3 partite e ha rivitalizzato la Triestina che è riuscita a fermare le prime due della classe, Padova e Vicenza e a espugnare un campo ostico come Novara.

Assoluto mattatore nella trasferta piemontese l’attaccante Olivieri, che dopo aver schiantato il Vicenza con una doppietta, si è ripetuto, segnando 2 gol anche contro la squadra di Gattuso. Grazie ai 3 punti conquistati, la Triestina si è portata a 13 punti allungando sull’Union Clodiense ultima e tornando a sperare nella salvezza diretta, distante solo 6 punti. E all’orizzonte ci sono due scontri diretti contro Arzignano Valchiampo e proprio Clodiense.

Nel post partita, Attilio Tesser ha voluto elogiare la sua squadra per la prestazione offerta: “La partita l’abbiamo fatta noi per tutto l’arco della gara, abbiamo avuto più palle gol e alla fine è andata come l’anno scorso, quando l’avevamo vinta nel finale meritandola però meno sul campo, quest’anno abbiamo secondo me fatto decisamente meglio. Vedremo ed esamineremo se una volta passati in vantaggio c’è stato un calo a livello mentale, il loro primo gol è arrivato su un calcio di punizione e su quello puoi far poco anche se nella circostanza abbiamo perso una brutta palla in uscita, il secondo lo analizzeremo“.

E ancora: “Siamo stati bravi a non mollare mai, facendo una prestazione positiva, convincente, con quello spirito visto anche nelle due precedenti partite. C’è stata forse un po’ di frenesia ma non dimentichiamoci mai dove siamo, in fondo alla classifica, anche questo può portare della tensione in più per portare a casa il risultato. Ci sono degli elementi di crescita da portare come ad esempio la gestione del pallone, ma il primo aspetto è quello caratteriale oltre che tecnico, stasera da questo punto di vista ci sono state tante cose positive.

“Sembrava semplice giocare con l’uomo in più ma non lo era affatto”

L’allenatore ha poi sottolineato la differenza tra la partita contro il Novara e le precedenti con Padova e Vicenza: “Abbiamo trovato di fronte una squadra con valori importanti, nelle due precedenti avevamo trovato squadre che magari facevano più partita, concedendo degli spazi per giocare, quella di oggi è stata una buona partita di Serie C e magari più avanti ne vedremo di più sporche, forse anche più brutte“.

Su dove la sua squadra può migliorare: “Oggi nel primo tempo abbiamo fatto delle buone manovre, l’unica cosa è che siamo stati un po’ poco incisivi lasciando loro un paio di contropiedi ma c’abbiamo messo volontà sia a parità numerica che con l’uomo in più, sembra semplice ma non lo era affatto. Abbiamo fatto girar bene palla allargando il gioco molto bene, Rayan è entrato bene e ha dato una bella spinta, anche Kiyine è subito entrato in partita ed è stato decisivo sul cross, sono contento. Per i punti, per la classifica, per la prestazione, rincorrere non è mai semplice e dobbiamo stare lì con la testa, attenti e concentrati”.

Olivieri con la maglia della Triestina – credit: U.S. Triestina Calcio 1918 – www.lacasadic.com

“Gli applausi di Novara fanno venire i brividi”

Sui subentrati: “Oggi hanno fatto bene ma non dimentichiamoci anche di Voca con la gran palla che aveva dato la scorsa partita, anche a Padova chi era entrato per pochi minuti a lottare lo aveva fatto con lo spirito giusto, quello che serve per essere una squadra vera, senza questo spirito e senza l’umiltà non si va da nessuna parte“.

Sugli applausi dal pubblico di Novara, che Tesser ha condotto dalla Serie C alla Serie A con una straordinaria cavalcata: “Fanno venire i brividi e ringrazio di cuore, ricordando quasi quattro anni indimenticabili per me e penso anche per la generazione che ha vissuto allo stadio quei momenti“.