Triestina, società in vendita: closing possibile entro fine mese
La Triestina sarà messa in vendita. Il gruppo Atlas, insieme al presidente della società Simone Giacomini, sarebbero intenzionati a procedere in tal senso per la delusione dei risultati negativi e dalla piazza. Determinante l’ultimo posto in classifica e le continue contestazioni da parte dei sostenitori biancorossi. A rilevare la società, sarebbero pronti l’amministratore delegato Scaramuzzino e il presidente Calleri. Al momento, i nuovi acquirenti, che potrebbero procedere al closing il prossimo 31 gennaio, stanno ispezionando la sede per poi verificare i conti della società. Per quanto riguardo il mercato, è bloccato in entrata ma aperto in uscita. Romairone non sarà presente alla conferenza perché impegnato nelle trattative. In uscita ci sono i giovani Felici e Adorante e, inoltre, Sabbione.
Triestina, il rendimento della squadra
In merito alla questione, sarà la proprietà stessa a fare chiarezza tramite una conferenza stampa in programma giovedì 12 gennaio. Alla base della pesante decisione, c’è il rendimento tutt’altro che positivo della Triestina. In 21 gare giocate, solo tre sono state le vittorie conquistate e sei i pareggi: per il resto, tutte sconfitte, di cui le ultime due subite contro Pordenone e Arzignano. Dunque, è crisi profonda per i biancorossi, ultimi in classifica con soli 15 punti e una salvezza che sembrerebbe piuttosto difficile da raggiungere.
Incognita calciomercato
La voglia di voltare pagina non è mancata in casa Triestina. Tra le mura della società biancorossa, pochi giorni fa, si è optato per qualche cambio non solo nello spogliatoio, ma anche ai vertici della società. Infatti, la carica di direttore generale è stata affidata a Giancarlo Romairone, mentre a Simone Farina il ruolo di direttore sportivo. Decisioni dettate dalla voglia di non smettere di crederci e con un solo obiettivo da raggiungere: la salvezza. Ora, il terremoto societario pone un grosso interrogativo anche riguardo i movimenti di calciomercato. Per rinforzare la rosa di Pavanel, erano cinque i colpi da portare a termine, tra cui anche quelli di Alessandro Malomo e di Mauro Zarate.