Il film della carriera di Marco Tumminello è ripartito dalla Gelbison. Arrivato nel mercato invernale, l’attaccante ex Crotone ha segnato la prima rete allo stadio Zaccheria contro il Foggia. Dal 5 febbraio al 6 maggio, tre mesi dopo l’ex Roma ha trovato un altro gol importante, quello contro il Messina.
Bravo a smarcarsi in area e con il mancino a depositare il pallone in rete per l’1 a 0 decisivo nella gara d’andata dei playout. Via la maglia, una corsa rabbiosa e tanta emozione: una scarica di adrenalina che serviva a lui e alla squadra per provare a centrare l’obiettivo salvezza. Una storia di rinascita dopo gli infortuni pesanti che ne hanno condizionato la carriera.
Marco Tumminello nasce ad Arice, in provincia di Trapani, nel 1998. Il suo sviluppo calcistico avviene, però, fuori dalla sua Sicilia: più precisamente, Marco è uno degli astri nascenti delle giovanili della Roma. Difficile non esserlo, d’altronde, quando segni 36 gol in 53 presenze con la primavera giallorossa. Questi numeri gli permettono di essere notato da Rudi Garcia prima, che lo fa esordire in prima squadra nel gennaio 2016 in un pirotecnico 3-3 contro il Chievo al Bentegodi, e da Eusebio Di Francesco poi.
Il 26 luglio 2017 è una data segnata in rosso nel calendario di Tumminello. La Roma del neo-allenatore Di Francesco è impegnata nella tournée estiva americana, si gioca a New York contro il Tottenham di Pochettino e Kane. La Roma è sempre stata in controllo del match, ma negli ultimi cinque minuti della partita i giallorossi subiscono due gol e si fanno raggiungere sul risultato di parità. Il match sembra dunque destinato a terminare sul 2-2. Al 92esimo però Strootman mette un cross basso dalla sinistra. Tumminello, senza pensarci, la insacca. 3-2 e immensa gioia personale.
Le sue prestazioni nel precampionato giallorosso valgono la chiamata del Crotone di Davide Nicola, che l’anno prima si è salvato in Serie A all’ultima giornata. Il primo gol nel massimo campionato italiano – e in generale tra i professionisti – non ci mette molto ad arrivare. É il 20 settembre 2017, e il Crotone visita l’Atalanta per la quinta giornata di campionato. Allo stadio Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo, l’Atalanta del Papu Gomez e di Josip Ilicic ne fa 5 al Crotone. Nonostante il risultato non sorrida alla squadra calabrese (alla fine il match terminerà per 5-1), una nota positiva sicuramente c’è: è arrivato il primo gol di Marco Tumminello in Serie A. É l’inizio di un sogno? No, anzi. Soltanto 4 giorni dopo, all’Ezio Scida di Crotone arriva il Benevento. Nonostante il campionato di Serie A sia iniziato da poco, la partita assume tutti i contorni di uno scontro diretto per la salvezza. Insomma, è la partita ideale per entrare nei cuori dei tifosi rossoblù. Dopo quattro minuti dall’inizio del match, però, Tumminello si accascia a terra. Il ginocchio si è girato in modo innaturale, e la diagnosi è la peggiore: rottura del legamento crociato del ginocchio destro.
Marco ritornerà sui campi 7 mesi dopo, nell’aprile del 2018, e a maggio segnerà altri due gol: uno contro il Chievo e uno contro il Napoli al San Paolo. Queste due marcature non sono abbastanza per salvare il Crotone, ma sono comunque sufficienti per farsi notare dall’Atalanta.
Tumminello arriva a Bergamo nell’estate 2018. Si toglie la soddisfazione di esordire in Europa League, ma da agosto a gennaio saranno solo 3 le presenze, complice anche un infortunio al gomito. Si spiega in questo senso il passaggio in prestito, nel gennaio 2019, al Lecce in Serie B. La squadra salentina è in piena lotta per una promozione diretta in Serie A. Da gennaio a giugno Tumminello mette a referto solo 6 presenze e un gol con la maglia giallorossa, decisamente troppo pochi per lasciare il segno.
Nella stagione successiva Marco cambia casacca ma non categoria. A prelevarlo, sempre in prestito, dall’Atalanta questa volta è il Pescara di Zauri. La stagione inizia molto bene per l’attaccante siciliano: nelle prime 3 presenze in Serie B Tumminello segna due gol. Ma quando le cose sembrano finalmente girare per il verso giusto, ecco un’altra batosta: sul finale di primo tempo di Cosenza-Pescara, Marco è costretto a uscire in barella. É un film già visto, e l’esito purtroppo è sempre quello: rottura del legamento del crociato e campionato finito. La stagione 20/21, con la maglia della SPAL, è da dimenticare: le presenze con la squadra emiliana saranno solo 5.
Marco, però, non si arrende. Dopo due infortuni gravi con Crotone e Pescara e un tentativo di ripartenza con la Spal, è la Reggina a credere in lui. Tumminello arriva sullo stretto con la consapevolezza di doversi ricostruire una carriera. “Non vedo l’ora di riassaporare quello che mi è stato tolto negli ultimi anni“: con questa frase ai microfoni di strettoweb Tumminello si presenta ai tifosi amaranto. Nella stagione 21/22 l’attaccante trova sicuramente più spazio (le presenze alla fine saranno 13) e anche un gol, questo dal valore simbolico molto alto, perché arrivato proprio contro la Spal, ex squadra del giocatore.
Dopo essere tornato a giocare con più regolarità, il passo successivo per ricostruire la carriera è sicuramente ritrovare il gol. Si spiega in quest’ottica il ritorno di Tumminello a Crotone. I rossoblù non sono più in Serie A, anzi: sono appena retrocessi in Serie C. Teoricamente un passo indietro per Marco, ma magari è solo la rincorsa necessaria per tornare a essere protagonista. Nella prima parte di stagione l’attaccante trova molto spazio ma non riesce a segnare. 13 presenze per un totale 300 minuti: una media di 23 minuti a partita. Decisamente troppo pochi per tornare a segnare con regolarità. Ecco, quindi, il suo passaggio in prestito alla Gelbison. La sua esperienza in Campania è iniziata al meglio: dopo aver giocato per intero le partite contro Taranto e Cerignola, è arrivato il primo gol contro il Foggia.
Il matrimonio tra Marco e la Gelbison è di quelli che può essere di beneficio per entrambe le parti: la Gelbison ha bisogno dei suoi gol per raggiungere la salvezza e Tumminello ha bisogno della squadra per ritornare a sentirsi protagonista. Intanto la sua rete indirizza la gara d’andata del playout contro il Messina.
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