L’amicizia con El Shaarawy e i consigli di Zeman: Turchetta, il Pifferaio Magico del Foggia
Il dolce suono del suo flauto ha conquistato anche i tifosi del Foggia. Gianluca Turchetta ci ha messo solamente 11 partite per far innamorare il pubblico dello Zaccheria. Un viaggio calcistico che lo ha portato alla corte di Zeman dopo molte tappe in giro per l’Italia. Tante cose sono cambiate, una è rimasta sempre la stessa. Anzi, due. Il gol e quell’esultanza che negli anni gli è valsa il soprannome di Pifferaio Magico.
L’Emilia Romagna è casa, sulle orme di papà Franco
Avere un padre calciatore non è mai semplice, soprattutto se la tua scelta è quella di rincorrere lo stesso sogno che lo ha reso grande. Pressione e un cognome che a volte possono diventare un fardello. Ma Gianluca Turchetta ha sempre cercato di trarre il meglio dalla carriera di papà Franco. Un insegnante severo ma necessario, capace di regalare consigli e riconoscere i momenti. Una carriera iniziata a Cesena ma che ha preso il volo tra i professionisti a Bellaria, qualche chilometro più in là. Un ritorno in bianconero che gli ha permesso di esordire in Serie B per poi ripartire in direzione Bolzano. La sua prima avventura in maglia Sudtirol è fatta di 37 presenze e 3 gol. Prestazioni che convincono il Parma ad acquistarlo. Un viaggio nel mondo del calcio appena iniziato che lo porta da un estremo all’altro d’Italia. Passa in prestito al Matera prima e al Barletta poi. Ma il fallimento del Parma lo lascia senza squadra.
La ripartenza e il ritorno in Serie C
Ed ecco che arriva la scelta che non ti aspetti. Turchetta sceglie di ripartire dalla Serie D. Sceglie Forlì per continuare a seguire le orme del padre. Una stagione in cui tutto va per il verso giusto. Gianluca è determinato a riprendersi il suo posto nel calcio che conta e le sue prestazioni non lasciano dubbi: è pronto per il ritorno in Serie C. Si torna di nuovo al Sud. Maceratese e Casertana come trampolino di lancio per un ritorno al Sudtirol. Gol e assist e quell’esultanza che non lo abbandona mai. Da Nord a Sud, il suo flauto suona negli stadi di tutt’Italia. Arriva poi la parentesi all’Imolese con la 10 sulle spalle. Breve ma intensa, come si suol dire. I gol e le grandi prestazioni non mancano tanto da attirare l’attenzione del Foggia.
La chiamata di Zeman e l’amicizia con El Shaarawy
La coppia Pavone-Zeman sceglie Gianluca per rinforzare l’attacco. Lui sa che questa è l’occasione che non può lasciarsi scappare. Il boemo è la persona giusta per fare il salto di qualità. In maglia rossonera Turchetta si è subito sentito a suo agio. Gli stessi colori con cui il suo grande amico Stephan El Shaarawy è salito alla ribalta. Un rapporto che continua da tempo e che Gianluca custodisce con cura. Tanti i consigli, dentro e fuori del campo. Consigli che, insieme a quelli di Zeman, di papà Franco e di suo fratello Federico, lo hanno portato alla piena maturità. Sono già 3 i gol e 2 gli assist in 11 presenze. Il dolce suono del flauto del Pifferaio Magico ha già incantato il pubblico dello Zaccheria. E Gianluca Turchetta non ha nessuna intenzione di smettere di suonare. E di segnare.
A cura di Filippo De Gradi