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Turris esclusa dal campionato: il resoconto di una stagione da dimenticare

Lo stadio della Turris / Credit: FC Turris / www.lacasadic.com

Lo stadio della Turris / Credit: FC Turris / www.lacasadic.com

Un’annata decisamente da dimenticare per la squadra campana

Definire sciagurata la stagione della Turris è sicuramente un eufemismo. A Torre del Greco le aspettative per questa annata erano ben diverse, soprattutto dopo la salvezza diretta ottenuta l’anno scorso.

Le premesse non erano di certe delle migliori, con il deferimento del club arrivato il 31 luglio scorso per violazioni disciplinari riguardanti i pagamenti degli stipendi. Ma il vero calvario è iniziato l’8 ottobre, quando la FIGC ha ufficializzato la prima penalizzazione di un punto per irregolarità amministrative. Da quel momento il declino è stato sempre più inesorabile. Infatti, a meno di un mese di distanza, il 4 novembre, il club è stato deferito per il mancato pagamento delle mensilità di luglio e agosto 2024, che spettavano ai giocatori. Inoltre, Antonio Piedepalumbo, amministratore unico della società all’epoca, è stato contestualmente sanzionato per il mancato versamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps.

Questa situazione ha portato a un’ulteriore stangata, con il club che ha subito la decurtazione di altri 4 punti in classifica con annessa sanzione pecuniaria. La situazione sul campo è stata fortemente influenzata da queste vicende, portando la squadra ad avere più di qualche difficoltà nel portare a casa risultati.

Lo scorso dicembre anche l’ex patron Colantonio si era offerto di aiutare il club, incontrando il favore dell’allora presidente Ettore Capriola, che in un comunicato aveva invitato eventuali altri imprenditori interessati ad aiutare la Turris. Allo stesso tempo però, la squadra ha preso posizione in maniera decisa, convocando la stampa per chiarire la situazione, dopo il mancato versamento degli stipendi di settembre e ottobre. A peggiorare la situazione le dimissioni del team manager Riccardo Gaglione, arrivate il 12 dicembre.

Il dicembre nero

A ridosso di Natale, il 18 dicembre, i giocatori del club campano hanno nuovamente fatto sentire la loro voce rivolgendosi all’Aic per il mancato rispetto delle scadenze contrattuali. La situazione sul campo rispecchiava quella esterna, con la squadra che ha chiuso il girone d’andata con solo 3 vittorie.

Il 19 dicembre il club subisce un’altra brutta sorpresa, con l’ex presidente Colantonio che decide di ritirare il sostegno alla proprietà dopo che quest’ultima “aveva palesato una certa difficoltà operativa nel portare avanti la stagione“, si legge nel comunicato di Colantonio. Ad abbandonare la nave c’è anche l’allenatore Mirko Conte. L’addio arriva a ridosso della pausa natalizia e dopo la sconfitta esterna maturata sul campo del Monopoli. Al suo posto Ezio Forziati. Il 2024 si chiude con l’ennesima stangata: il 31 dicembre la Figc deferisce l’amministratore unico Piedepalumbo per il mancato versamento di ritenute, contributi e stipendi, e il patron Capriola per aver depositato alla Covisoc una dichiarazione attestante circostanze non veridiche.

La Turris in azione (Credit_ Facebook Turris) _ www.lacasadic.com
La Turris in azione (Credit_ Facebook Turris) _ www.lacasadic.com

Il 2025 della Turris

Il nuovo anno inizia sulla falsa riga di quello passato. L’1 gennaio arriva la decisione del presidente Capriola di lasciare la guida della squadraper motivi personali e impegni lavorativi precedentemente assunti“, con la gestione del club affidata a Piedepalumbo. L’8 gennaio arriva anche il blocco del mercato in entrata per non aver rispettato la scadenza del 16 dicembre relativa al versamento dei compensi per i tesserati. Nel frattempo comincia anche l’esodo di molti giocatori, pronti a sposare nuovi progetti per il resto della stagione.

A fine mese anche i tifosi hanno espresso la loro amarezza e rabbia con una lunga lettera riguardante la situazione a dir poco spinosa del club. “Purtroppo ci apprestiamo a salutare la categoria nella maniera più becera e vergognosa. Un sequenza di figuracce che ancora proseguono, e che si perpetuano, senza che nessuno intervenga, per porre fine a quello che è diventato un autentico supplizio, una via Crucis che sembra non avere fine“.

L’addio di Primicile e l’ennesima penalizzazione

Con l’esodo dei giocatori che in questa sessione invernale di mercato ne hanno approfittato per fare le valigie e cambiare aria, saluta anche Rosario Primicile, preannunciando la fine di una stagione già segnata da tempo. Il dirigente, dopo appena tre settimane di lavoro sotto traccia, dice addio alla Turris. Come se non bastasse, a fine gennaio il club campano viene ulteriormente penalizzato di ulteriori 6 punti dalla Federazione, che, inoltre, inibisce per 9 mesi Piedepalumbo.

La crisi si ripercuote anche sulle giovanili, con la formazione under 19 che viene ritirata dal campionato nazionale di categoria. Il 4 febbraio il club affida la guida della prima squadra ad Andrea Juliano, allenatore della Primavera. Sul campo, così come all’esterno, la situazione rimane critica. Lo scorso 5 febbraio il club ha annunciato di aver avviato un’azione per il salvataggio del titolo sportivo attraverso una politica di riduzione del monte ingaggi.

Rosario Primicile
Rosario Primicile / screen

L’esclusione dal campionato

Nella giornata di oggi la Covisoc ha sancito la fine dell’avventura della Turris in Serie C. E’ stata una corsa contro il tempo, con i vertici societari che avevano inizialmente informato alcuni dei tesserati di esser riusciti a disporre in tempo utile del pagamento parziale degli stipendi arretrati con relativi contributi. Tuttavia, la documentazione presentata dal club ha presentato criticità inequivocabili.

Dopo settimane di agonia e ore frenetiche, dunque, la sentenza definitiva in merito a questa spinosa vicenda è arrivata: ufficiale l’esclusione dal campionato di Serie C Girone C per la Turris.