Turris, l’addio di Fontana sui social: “Abbiamo trasformato le incertezze in successi”
Dicembre 2022, 20esima giornata. Per la Turris arriva la seconda sconfitta consecutiva, la terza nelle ultime cinque. Si conta una sola vittoria dalla settima giornata di campionato. La società decide così di cambiare: via Di Michele, terzo allenatore stagionale, e spazio a Gaetano Fontana. L’ex allenatore dell’Imolese che nella scorsa stagione ha conquistato la salvezza vincendo i playout nel Girone B. Nato nel 1970 a Catanzaro, si è preso sulle spalle lo spogliatoio di Torre del Greco mettendo a disposizione tutta la sua esperienza. Attraverso il suo “essere ossessivo e maniacale” è riuscito a trascinare la squadra alla salvezza. Dopo l’esito del ricorso per il Monterosi, che ha confermato la penalizzazione di due punti in classifica, i campani si sono assicurati la permanenza diretta in Serie C.
I numeri di Fontana dall’arrivo a Torre del Greco
Si è preso sulle spalle la squadra in piena zona playout e come lui scrive sui social: “quando tutto sembrava perduto”. Ha trovato ragazzi disposti a cambiare e che si sono fidati ciecamente della loro nuova guida tecnica. L’inizio sulla panchina biancorossa non è dei migliori per Fontana. Continua la striscia negativa di partite senza vittoria. Poi però c’è l’intuizione. Si cambia. Dalla difesa a quattro si passa a quella tre. Si ritrova fiducia ed una solidità difensiva da grande squadra. Solo sei i gol subiti nelle ultime dieci giornate. Il cammino è da playoff, cinque vittorie e due pareggi. Risultati che portano la squadra di Torre del Greco ad una quasi insperata salvezza diretta che gli permetterà di proseguire tra i professionisti pure il prossimo anno.
“Avete fatto qualcosa di incredibilmente folle. Avevate tutto per mollare, ma avete deciso di trovare soluzioni”
Con un post Instagram, Gaetano Fontana ha ringraziato l’ambiente e ha tracciato un bilancio della sua avventura a Torre del Greco: “È arrivato il momento dei saluti. Come sempre, allontanarmi dal mio gruppo di lavoro mi porta un po’ di tristezza, ma anche tanta gioia per aver condiviso parte della loro vita. Mi piace congedarmi così, mentre ci stringiamo in un caloroso abbraccio che esprime lavoro, passione, condivisione, ossessione. Si, perché questo per noi non è un semplice sport. È un’ossessione che ci cattura 24 ore su 24. Abbiamo alzato l’asticella di settimana in settimana. Vi siete spogliati delle vostre abitudini per vestirne di nuove. Vi siete affidati e fidati in momento particolare della vostra vita professionale, quando tutto sembrava perduto. Ma come vi ho sempre detto “i nostri risultati sarebbero dipesi dalla qualità delle nostre azioni, e per rendere le nostre azioni magnifiche, bisognava andare alla ricerca di quella differenza che avrebbe fatto differenza”.
Ricordo ancora il vostro sguardo sbigottito, ma non avete esitato, vi siete affidati, vi siete fidati. Per questo motivo volevo dirvi GRAZIE, per tutto ciò che mi avete donato. Non so se sono un bravo allenatore (non mi importa saperlo), ma so che condividere le mie giornate, la mia quotidianità, con persone e atleti come voi, mi ha portato ad arricchire il mio lato umano. Avete fatto un percorso incredibile e l’unico risultato non poteva che essere quello che avete con merito raggiunto. Avete fatto qualcosa di incredibilmente folle. Avevate tutto per mollare, ma avete deciso di trovare soluzioni dove altri avrebbero menzionato le scuse. Un grazie particolare va anche al mio magnifico staff tecnico e sanitario, che mi ha “sopportato” nel mio essere ossessivo e maniacale. Un grazie particolare alla mia società, che mi ha dato fiducia e spazio in un momento della stagione particolarmente complicato. Un grazie va anche a voi popolo corallino. Ho abbracciato le vostre paure, i vostri dubbi, le vostre incertezze, ma le abbiamo trasformate in successo.
Grazie alla mia famiglia, a mia moglie Valeria, che “accetta” la mia lontananza, la mia assenza, e nel contempo sostiene ed alimenta la mia piacevole “ossessione”.
Ed ora?
… Chi vuol esser lieto, sia: di doman non v’è certezza!”