La favola Turris ha il suo protagonista e risponde al nome di Luca Giannone. Il fantasista classe 89′ dopo aver girato tanto ha trovato nel 2020 in Torre Del Greco la sua nuova casa che l’ha incoronato a re. Questa stagione però, il numero dieci è diventato vero e proprio uomo spogliatoio, affermandosi come punto di riferimento per tutti, tanto che l’allenatore Bruno Caneo gli ha affidato la fascia da capitano. Il numero dieci non ha deluso le aspettative ed ora vive un vero e proprio sogno, condito da sette reti e un assist in dodici presenze.
L’attaccante al termine della stagione 19/20 si libera dal Catanzaro e diventa oggetto del desiderio di tante squadre, lui però decide di fare una scelta di cuore ma ragionata: “Inizialmente io e la mia famiglia volevamo avvicinarci a casa, Quando ho parlato la prima volta con il presidente Colantonio sono rimasto colpito dal progetto ed era tutto quello che cercavo. Dopo una stagione e mezzo posso dire che quel progetto è stato rispettato al 100% e la stima che si è creata con la dirigenza mi rende fiero della scelta intrapresa”.
Chiamarlo momento d’oro è dir poco. Poche volte nella storia si è visto un trequartista arrivare a sette gol dopo sole dodici giornate. Luca rimane però con i piedi per terra: “E’ vero, questo tipo di inizio non l’ho mai avuto nella mia carriera. Questo lo devo alla considerazione che mi riesce a dare questa società. Mi sento importante per il mister, per la società e per i miei compagni. Quanto la tifoseria creda in me invece è una grossa nozione extra di carica e motivazione”. E sulle prossime partite: “Io non mi pongo limiti, voglio solamente affrontare partita dopo partita con la voglia di dare il meglio di me”.
Con l’arrivo di Caneo nella scorsa stagione, si è visto un nuovo Giannone. L’allenatore ha sempre creduto nel suo fantasista sin dalla prima conferenza, ponendo Luca al centro del progetto e come uomo chiave della sua Turris. La stima è sempre stata reciproca e infatti il numero dieci ha solo parole buone: “Con l’allenatore c’è un ottimo rapporto. Sta dando alla Turris un’identità ben definita e stiamo continuando l’ottimo lavoro che abbiamo iniziato nella seconda metà della scorsa stagione. Questo permette sia a me che ai miei compagni di mettere in luce tutte le nostre caratteristiche”.
Sabato la Turris ha scritto un altro capitolo della sua fiaba, vittima di turno gli eterni rivali della Juve Stabia. Il protagonista è sempre Luca che con una doppietta ha portato il derby a casa. “E’ stata una serata perfetta. Ho fatto due gol anche abbastanza belli, che ci hanno permesso di vincere una partita per noi molto importante e sentita. Voglio sottolineare però la prestazione del gruppo, abbiamo fatto una grandissima partita, dimostrando il nostro carattere e le nostre qualità”. Il sabato di Turris – Juve Stabia però è iniziato molto prima rispetto all’orario del calcio d’inizio: “Si, prima della partita, i nostri ultras ci hanno fatto sentire tutto il loro calore ed è stata una carica in più. Come dico sempre i tifosi sono una parte importante per i calciatori e il loro supporto ci ha dato una spinta extra in vista della partita”.
La classifica vede sempre più la Turris nella bagarre dei playoff, anche se, come rivela Giannone, gli obiettivi predisposti di inizio anno erano diversi. “Il nostro obiettivo rimane la salvezza, una volta archiviata quella con umiltà e lavoro cercheremo di costruire un qualcosa in più. Prima però continueremo a pensare alla permanenza in Lega Pro, poi si vedrà..”. Un dato emerso da queste prime partite è la quantità di punti fatti contro le “big” del girone mentre sono tante le occasioni perse contro le squadre più “piccole”. “Un vero e proprio motivo non c’è, se ci fosse il problema si risolverebbe. Il problema è l’interpretazione delle grandi e delle piccole. A noi tocca il compito di lavorare per poter migliorare su questa differenza”.
Pochi sapranno, ma Luca Giannone ha condiviso il percorso di crescita nelle giovanili del Napoli con Lorenzo Insigne, trafila che ha permesso ai due di stringere un ottima amicizia. “Lorenzo già quando eravamo in primavera dimostrava di avere una marcia in più, l’impegno e la dedizione che metteva era già notevole. Noi due e Ciano formavamo un trio molto solido, tra di noi scherzavamo tanto e ci divertivamo su tutti i campi ed è bello avere questi ricordi. Oggi non ci sentiamo spesso. Tempo fa però quando giocavo alla Reggiana, c’era Lorenzo impegnato in trasferta contro il Sassuolo. Quella sera mi ospitò in albergo, dove parlammo degli anni trascorsi nelle giovanili e delle nostre famiglie”. Luca però ci tiene a sottolineare un aspetto del suo ex compagno: “Ad oggi parliamo di un calciatore di caratura internazionale, che sta dimostrando un valore enorme ed è un piacere vederlo giocare”.
A cura di Michele Massa
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