Se cercate una squadra da inserire alla voce “sorpresa del campionato” basta semplicemente dare uno sguardo alla classifica del girone C per ritrovarsi lassù la Turris di Bruno Caneo.
Il netto 3-0 al Palermo dell’ultimo turno di campionato ha solo confermato quanto di buono visto nelle scorse settimane in casa Turris. Una squadra che, dopo la salvezza dello scorso anno raggiunta grazie all’intuizione di affidare la panchina a Caneo, ha dato continuità al progetto. Raggiungiamo Caneo, vogliamo conoscere il suo segreto. Da subito disponibile, l’allenatore usa parole al miele per i suoi: ”Ai miei ragazzi mi sento di dare un 8 in pagella per la stagione che stanno facendo fin qui. Considerato come siamo partiti e come ci siamo evoluti dal punto di vista del gioco credo sia il voto giusto che merita la mia squadra”.
Non potevamo sottrarci dal chiedere a Caneo un parere sul recente successo contro il Palermo: ”Sapevo che la squadra nell’arco della partita riesce a gestire e creare azioni importanti da un momento all’altro. So benissimo che nel DNA della mia squadra c’è una costruzione ben definita del gioco. Non posso dire che mi aspettavo un risultato così largo ma vista la partita che abbiamo fatto alla fine è un risultato che ci sta tutto. E’ un premio ai ragazzi che hanno fatto una gara importante”.
Caneo che si è ritrovato sulla panchina della Turris mesi fa, e allora sorge spontaneo chiedere cosa sia cambiato in così poco tempo: ”Da quando sono arrivato ho cercato di stravolgere tutti gli schemi. Quest’anno abbiamo cercato di costruire una squadra congeniale al mio modo di fare calcio. E’ un progetto importante, lo definisco innovativo. Lungi da me togliere qualcosa alle altre squadre, ma credo che ad oggi la Turris esprima un gioco differente dalle altre squadre”.
Un passato in Serie A. Tanti anni nelle vesti di vice al seguito di Gian Piero Gasperini. Un’avventura che a Caneo ha lasciato tanto: ”Da Gasperini ho imparato ad affinare diverse cose. Dal punto di vista caratteriale, essendo un ex calciatore, ero aggressivo e dinamico in campo. Questo è quello che cerco di trasmettere alla mia squadra. Con Gasperini ho vissuto anni stupendi ed abbiamo raggiunto risultati importanti. Poi le strade si sono divise“.
La Turris terza in classifica però non distrae Caneo da quello che è il reale obiettivo: “Questa squadra deve raggiungere la salvezza il prima possibile. Questo club ha bisogno di solidità, chiaro che se raggiungiamo la salvezza ci possiamo togliere qualche soddisfazione. Il bello però arriva ora perché abbiamo creato un solco con la parte bassa della classifica e dobbiamo continuare così per fare sempre meglio”.
Guai però a parlare di individualismi con Bruno Caneo. Per l’allenatore della Turris esiste solo il collettivo: ”E’ l’elemento principale, poi ovvio che ci sono gli interpreti che possono essere protagonisti. Ho gente di livello in tutti i reparti. Tutti allo stesso modo giocano in una squadra dove viene affermato il collettivo. Ho dei buoni calciatori inseriti in un bel contesto“. L’intervista è agli sgoccioli. L’ultima curiosità riguarda direttamente Caneo. La frase chiave è sogno nel cassetto, e lui non si sottrae: ”Ai calciatori dico sempre che bisogna sognare. Anche io alla mia età ho un sogno nel cassetto. Se sogno io possono farlo anche loro”.
A cura di Carmine Rossi
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