Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Ne è passato di tempo da quella stagione insieme a Foggia, per Antonio Junior Vacca e Roberto De Zerbi. Ma come canta Antonello Venditti, certe emozioni ritornano sempre, soprattutto se si è condiviso tanto. Un legame forte tra i due che va oltre il rettangolo di gioco, come traspare dal post Instagram del calciatore. Seduti e abbracciati a un tavolo di un locale di Brighton, i due sono accompagnati anche da Vincenzo Sarno, attaccante protagonista di quei due anni di De Zerbi a Foggia. Presenti pure l’assistente tecnico Marcello Quinto, da quest’anno con De Zerbi al Brighton ed ex rossonero di quegli anni, oltre lo storico preparatore atletico dell’allenatore Marcattilio Marcattili. Uno scatto che ha di certo scaldato i cuori dei tifosi del Foggia.
Per Roberto De Zerbi Foggia è sempre stato un posto speciale. Nella sua carriera da giocatore la città pugliese ha rappresentato la svolta, grazie all’incontro con Pasquale Marino e a quella promozione in C1 nell’annata 2002-2003. A Foggia da giocatore si guadagna il soprannome di Luce, per le sue qualità tecniche e la visione di gioco. La luce lo è stata anche quando ha iniziato ad allenare, proprio con il Foggia come prima importante piazza dopo l’esordio assoluto in panchina al Darfo Boario, in Serie D. Il primo luglio 2014 diventa allenatore dei rossoneri, con la prima annata che si conclude al settimo posto nel girone C di Lega Pro. La stagione 2015-2016 è quella che porta l’allenatore in rampa di lancio, con il primo trofeo vinto: la Coppa Italia Lega Pro. Oltre il titolo conquistato il 14 aprile 2016 contro il Cittadella, anche un secondo posto in classifica con 65 punti e quella Serie B sfumata solo in finale playoff contro il Pisa di Gennaro Gattuso. Nonostante il rapporto interrotto nell’estate del 2016 per divergenza di vedute, l’eredità lasciata dall’allenatore è di quelle importanti. Come sempre, poche parole e tanti fatti sul campo.
Dall’arrivo in panchina di Delio Rossi a fine marzo il Foggia ha cambiato marcia in campionato. Tre vittorie nelle ultime quattro partite di regular season e quarto posto in classifica. Ai playoff, la squadra rossonera ha vissuto un percorso non privo di emozioni viste le rimonte al cardiopalma che ha dovuto compiere. Grazie al gol all’87esimo di Di Noia contro il Potenza ai sedicesimi di finale e complice il miglior piazzamento in classifica, il Foggia si è qualificato alla fase nazionale degli spareggi promozione. Nel doppio confronto degli ottavi di finale contro l’Audace Cerignola l’impresa più grande: 4-1 subito al Monterisi, risultato ribaltato al ritorno con i gol di Frigerio e Kontek in pieno recupero. Una serata indimenticabile nella storia del club rossonero.
Ai quarti, il Crotone di Zauli: dopo la vittoria di misura all’andata, il pass per le semifinali è stato staccato grazie a un’altra clamorosa rimonta con il gol di Beretta quando tutto sembrava finito. In semifinale, lo scontro con il Pescara del vecchio maestro Zdeněk Zeman. Dopo il 2-2 allo Zaccheria con il pareggio finale di Bjarkason, il ritorno all’Adriatico ha riservato le stesse emozioni dei turni precedenti. Svantaggio iniziale immediato con la rete di Cuppone, pareggio al 97esimo nell’ultima azione dei tempi regolamentari con Rizzo. Ai supplementari i ragazzi di Delio Rossi sembravano a un passo dall’eliminazione dopo il gol di Desogus, ma il pareggio di Markic ha portato la sfida fino ai calci di rigore. L’errore finale dagli undici metri proprio dell’attaccante del Pescara ha consentito ai pugliesi di accedere alla finale playoff.
La finale d’andata si gioca in un clima infuocato. Lo stadio Zaccheria è gremito in ogni ordine di posto e il pubblico foggiano ci crede e spinge i suoi beniamini. Per il Foggia tutto sembra andare per il verso giusto, con la rete di Leo al settimo minuto che sembra far prospettare un’altra grande serata rossonera. Il pareggio di Pinzauti e la beffa finale di Lepore su punizione fanno aggiudicare il primo round al Lecco, in attesa del ritorno al Rigamonti-Ceppi. La partita del 18 giugno, passata alla storia anche per tutte le polemiche delle settimane successive, non ha visto il Foggia compiere l’ennesimo ribaltone dei suoi playoff. Nonostante il vantaggio iniziale di Bjarkason, la sfida poi diventa una festa per il Lecco con la doppietta di Lepore e il gol di Lakti. Un 3-1 che significa Serie B dopo cinquant’anni. Per il Foggia invece il sipario, oltre che su una stagione entusiasmante, anche sull’esperienza in panchina di Delio Rossi, che lascia il club il 20 giugno. Una scelta personale la sua, dettata dal troppo amore verso i colori rossoneri.
A cura di Alessio Navarini
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