Da Vacca a Mbakogu, a volte ritornano. Quando la Serie C è sinonimo di rinascita

Molto spesso siamo abituati a parlare del campionato di Serie C come una rampa di lancio per i più giovani. Un futuro tutto da scrivere e le stringhe appena allacciate per iniziare il percorso nei capitoli della loro carriera. Da Miretti a Iling Junior arrivati in Serie A partendo dalla Juventus Next Gen fino a Kevin Haveri, che dalla fascia del Rimini ha attirato l’attenzione del Torino. Non sempre però questo campionato è la stazione di partenza per il treno dei talenti. Certe volte la Serie C è il titolo della storia che riflette la rinascita di un giocatore. Un po’ come quello che si prepara a scrivere Antonio Junior Vacca con il Foggia. A volte ritornano.

Che sia un’andata o un ritorno

Che sia un’andata o un ritorno. E della celebre canzone “Buon viaggio“, scritta da Cesare Cremonini, noi prendiamo la seconda parte del ritornello. Sì, perché il treno dell’andata di Antonio Junior Vacca ha già fischiato diversi anni fa. La stazione di partenza era la Serie C. Lui, che questa categoria la conosceva dal 2008, quando in C1 esordì con la maglia del Benevento. Poi, un viaggio continuo. Da Barletta a Catanzaro, passando per il mare di Livorno dove il centrocampista collezionò soltanto due presenze in Serie B. E così via, ripartendo sempre con la palla al piede. Nel gennaio del 2016 Vacca arrivò al Foggia. Dopo due anni di Serie C riuscì a portare la promozione ai rossoneri. Diciotto presenze sul campo, un amore eterno nato con i tifosi dello Zaccheria. Perché quella per lui era diventata una seconda casa. Nel 2018 però, arrivò il momento dei saluti. Vacca viaggiò da Parma a Venezia, con una parentesi in C nella Casertana. Nella Laguna il centrocampista si prenderà anche il palcoscenico della Serie A. Un giostra delle emozioni che non intendeva fermarsi. Ma a fine stagione il Venezia non mantenne la categoria, e Vacca finì svincolato. La giostra si era fermata.

Da Vacca a Mbakogu

Ripartire, ancora una volta. Aspettando un treno che possa regalare un altro capitolo della sua carriera. Un altro treno. Un’altra andata. Come quando giocava nel Benevento. Il fischio della locomotiva questa volta è stata la chiamata dello Zaccheria. Casa dolce casa. Pronto per partite. Ancora una volta. Ancora in rossonero. Ma non solo Antonio Junior Vacca è tornato in Serie C. Jerry Mbakogu il suo capitolo in questa categoria ha iniziato a scriverlo nell’estate del 2022. La scenografia? A tinte rossoblù. Ad accoglierlo è stato il Gubbio. Tra ambizioni e obiettivi. E l’attaccante è ripartito dalla Serie C. Con quelle 24 presenze, condite da 2 reti, con la maglia del Carpi. In C il giocatore ha collezionato 4 gol fino a questo momento. Mbakogu segna, Gubbio sogna.

Giandonato, Pasquato e Iemmello. Quando la rinascita si chiama Serie C

Fare giri immensi e poi ritornare. Magari con un gol all‘Old Trafford sulle spalle o con i consigli di Alessandro Del Piero stretti nella propria tasca dei ricordi. Manuel Giandonato in realtà è partito dalla Juventus. Dalle stelle europee a quella punizione sotto gli occhi di Sir Alex Ferguson. Il centrocampista ha incontrato la Serie C con la maglia della Salernitana. Dopo una stagione a Lanciano, in B, è tornato per prendersi le chiavi del centrocampo. Prima a Livorno, poi a Fermo. Oggi Giandonato vive il secondo atto con la maglia della Fermana. Cinque reti in venti presenze superati i gol segnati nel 2018. Rinascere. Come Cristian Pasquato, che con il Trento incanta ancora i tifosi con la traiettoria delle sue punizioni. O come Pietro Iemmello, che dopo la Serie A con il Benevento ed il Sassuolo è tornato in Serie C per giocarsi le sue carte. Il Catanzaro sogna sull’onda delle reti del Re. Molto spesso siamo abituati a parlare di questo campionato come una rampa di lancio per i più giovani. A volte, però, ritornano. Che sia una vita o solo un giorno. La Serie C è sinonimo di rinascita.