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Final Four, tutte le volte al Var: ecco gli episodi più decisivi

Padova-Palermo Serie C

Si sta per scrivere la parola fine in questi playoff di Serie C. Domenica 12 giugno, alle 21:15, l’ultimo atto della finale playoff tra Palermo e Padova. Ci sono stati tanti colpi di scena e una novità assoluta: il Var. In Lega Pro non era mai entrato in funzione ed è stato introdotto da quest’anno proprio nella fase cruciale degli spareggi promozione. Dalle Final Four, anche in Terza Serie sono entrati dunque i concetti di “Sala Var”, “On Field Review”, “Check”. E il nuovo strumento tecnologico, non ci ha messo molto a prendersi la scena.

Tutte le volte al Var, attore protagonista delle Final Four

Della serie: “Il primo check non si scorda mai”. Se per i tifosi questo concetto lascia un po’ il tempo che trova, per gli arbitri ha rappresentato, a suo modo, un’emozione. La prima revisione al Var nella storia della Lega Pro è avvenuta in Calabria. Il minuto era il 30′ e Valentini aveva portato in vantaggio il Padova contro il Catanzaro. Era l’andata della semifinale playoff. L’arbitro aveva convalidato il gol prima di essere richiamato dalla sala Var. La rete è stata annullata per fuorigioco in partenza di Della Latta, che aveva fornito l’assist vincente. Si restò sullo 0-0, risultato con cui terminò anche il match.

Var Catanzaro Padova

Da Catanzaro a Salò: anche ai piedi del Garda c’è stato profumo di “prima volta”. L’arbitro era Maria Sole Ferrieri Caputi (leggi qui la sua storia), il match quello tra FeralpiSalò e Palermo, valevole per l’andata della semifinale. Lancini tocca il pallone con il braccio. Nessuno se ne accorge ed ecco la prima “On Field Review”, ossia la revisione dell’episodio al monitor. Nessuna esitazione dopo il controllo: calcio di rigore per la squadra di Vecchi, il primo assegnato con l’utilizzo della tecnologia (poi parato da Massolo). Protagonista assoluto è stato il Var anche nella gara di ritorno: il gol di Brunori è stato convalidato dopo un brevissimo controllo: “Check Over” e Palermo in finale. Negli ultimi minuti di gara, annullata sempre dopo consulto al Var la rete del pareggio degli ospiti, per posizione di fuorigioco. 

var Feralpisalò Palermo

Il Var protagonista in Padova-Palermo

E così arriviamo alla sfida dell’Euganeo. Qui l’arbitro ha dovuto fare davvero gli straordinari. Diciamo che senza l’utilizzo del Var, il risultato sarebbe potuto essere addirittura diverso rispetto allo 0-1 maturato alla fine del match (gol di Floriano). Nella finale d’andata il Video Assistant Referee (Var) è stato il 12° uomo in campo. Il primo episodio al vaglio è stato il gol di Floriano arrivato al 10′: Valente era partito in presunta posizione di fuorigioco, prima di vincere il rimpallo con Curcio e servire un assist perfetto all’ex Bari che da due passi fece 0-1.

Il controllo era durato pochi secondi e la rete fu convalidata. Qualche minuto più tardi Bifulco siglò rete del pareggio, ma l’arbitro annullò per posizione di off-side. L’attaccante era stato servito da Ronaldo e aveva segnato a tu per tu con Massolo. Al 30′, l’episodio più clamoroso: Massolo esce malissimo, Chiricò esce male e Marconi salva sulla linea. Parliamo del classico “gol fantasma”. Il pallone è entrato o no? Altro giro al Var. Il consulto dura 5 minuti, ma non è gol: la sfera non è entrata tutta (il pallone da regolamento deve varcare interamente la linea di porta).

Padova-Palermo

Una “prova” per la prossima stagione?

Insomma tra una rete e l’atra, il Var è stato assoluto protagonista di queste Final Four di Serie C. “Siamo orgogliosi di poter contare sull’utilizzo della tecnologia anche noi”, aveva detto il numero uno della Lega Pro, Francesco Ghirelli. Una prova, fin qui positiva. E chissà che adesso non possa essere riproposto anche per tutta la prossima stagione.

A cura di Manuele Nasca