Con l’arrivo di Giovanni Mussa la Pergolettese è ripartita. La salvezza l’obiettivo, le idee il mezzo per raggiungerla. “Non è questione di ruoli, ma di come copri gli spazi“, il concetto su cui si fonda la filosofia dell’allenatore. Gioco e motivazione che hanno ridato fiducia ed entusiasmo alla squadra. E i risultati lo dimostrano. Nelle ultime tre partite, un pareggio contro il Trento e le vittorie contro la Triestina e la Giana Erminio. Un successo, quello nell’ultima giornata, che porta anche la firma del numero 10: Kevin Varas. Sua la rete del raddoppio che ha chiuso la partita. La prima su azione, dopo le sette segnate su rigore. Un gol con una dedica speciale.
Una rete diversa dalle altre. La prima arrivata non su rigore: “E’ stato il mio primo gol su azione ed è stato importantissimo. Sapevamo bene che per noi la gara con la Giana era molto importante per poter arrivare al nostro obiettivo. Sono molto contento di aver fatto il mio gol su azione. Conosco bene Davide, sono due anni che giochiamo assieme, so della sua bravura e sapevo che mi avrebbe messo la palla lì”, le sue parole riportate dai canali ufficiali della società. Un gol dal sapore speciale. Un gol scritto nel destino: “Averlo fatto poi in questa giornata, per me rappresenta qualcosa di significativo. Io credo nel destino, perché esattamente un anno fa è scomparsa mia nonna a cui ero molto legato, e sono certo che mi ha dato una mano da lassù: sono contentissimo per il gol e per i tre punti“.
Una vittoria essenziale per la classifica e per continuare a credere nella salvezza: “Non abbiamo guadagnato posizioni, ma dobbiamo restare concentrati sul nostro obiettivo senza guardare troppo i risultati degli altri. Dall’inizio dell’anno non abbiamo mai avuto tre risultati importanti così come quelli di questa settimana: 7 punti in 3 gare e quando arrivano i risultati anche il morale si alza, si è più convinti in campo e ci si compatta. Lo si è visto a Trieste quando siamo rimasti in inferiorità numerica, siamo andati in vantaggio, abbiamo raddoppiato e portato a casa i tre punti. Non dobbiamo certamente adagiarci, ma essere pronti per andare a Vercelli a fare punti. Sappiamo che non troveremo la Pro Vercelli dell’andata, ma anche loro non troveranno la Pergolettese di un mese fa“.
Un sorriso genuino che invade il suo volto. Il sangue sudamericano nel suo corpo. La qualità nei suoi piedi. Una storia che inizia in Ecuador e che prosegue in Italia. Un animo latino nel campo da calcio. Ed è su quel campo da calcio che Kevin Varas si è conquistato la Serie C. Prima la gavetta e le esperienze nei dilettanti, tra Eccellenza e Serie D. Poi nel 2015 il salto nel professionismo con il Lumezzane. Teramo, un anno di D con il Rezzato, il ritorno in C con la Pro Vercelli e, nel 2020, l’arrivo alla Pergolettese. Un arrivo aspettato da tre anni. Questa è la sua migliore stagione. 8 le reti segnate. Un gol scritto nel destino. Una salvezza da conquistare. Con la sua passione. Con il suo talento.
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