Il Potenza non vince più? La squadra rossoblù ha trovato un solo successo nelle ultime quattro partite di campionato e i tifosi hanno iniziato a contestare la squadra. La formazione lucana si trova al quattordicesimo posto in classifica, a -2 dalla zona playoff e a +5 da quella playout. Il direttore sportivo Natino Varrà è intervenuto per commentare il momento della società, tra retroscena di mercato e dimissioni presentate e poi respinte.
In primo luogo, Varrà, ai microfoni della trasmissione Potenza Rossoblù, ha parlato della recente contestazione dei tifosi: “Li capisco. Rinnovo la mia stima verso di loro. Avevano delle aspettative alte verso di noi, che al momento non sono state rispettate. Devo accettare serenamente la contestazione, fa parte del mio lavoro”. Sul suo ruolo a Potenza: “Io sono il direttore sportivo, non decido su alcun aspetto amministrativo, abbiamo un amministratore che si occupa di questo”.
Proseguendo, sugli esoneri e gli obiettivi stagionali: “Quando abbiamo iniziato, avevamo un progetto. Stiamo provando a mandarlo avanti. Abbiamo sbagliato qualcosa, anche se l’altr’anno parlavamo di salvezza e poi siamo andati avanti nei playoff. Questa stagione abbiamo deciso di essere più ambiziosi e abbiamo preso giocatori più funzionali, le aspettative si sono alzate molto. Abbiamo una squadra importante, una qualità di rosa d’esperienza. Alla presentazione della squadra e all’inizio del campionato credevamo tutti nella squadra, adesso invece diciamo che sono tutti brocchi“
Il direttore sportivo ha poi voluto parlare di come vengono scelti gli allenatori: “L’anno scorso avevamo scelto Siviglia e dovevamo raggiungere la salvezza. I risultati stentavano ad arrivare e abbiamo preso la decisione di esonerarlo, ma la qualità del gioco la squadra riusciva a esprimerla bene. Caturano fece solo 1 gol in 10 partite. Poi è arrivato Raffaele, che aveva un contratto di un anno con opzione di rinnovo automatico in caso di playoff. A fine anno c’è stato un confronto, allenatore e dirigenza hanno trovato dei contrasti e si è deciso di non proseguire insieme”.
Su Colombo e Lerda: “Quest’anno avevamo scelto Colombo, una scelta di sicurezza. Un allenatore importante che è stato in piazze importanti come Pescara, Monopoli e non solo. Alla fine i risultati e le prestazioni stentavano ad arrivare e si è deciso di andare su Lerda. Ora le prestazioni ci sono, tranne che per la partita con il Picerno“. Le dimissioni: “Le avevo presentate dopo Avellino, quando le cose non vanno bene è giusto prendersi le proprie responsabilità. Non sono legato all’aspetto economico, ho una dignità. Ma la società le ha sempre respinte. Erano dovute nei loro confronti, ma loro hanno sempre fiducia in me. Il presidente le ha ancora dentro il cassetto, quando vuole e quando mancherà la fiducia nei miei confronti potrà tirarle fuori dal cassetto”.
Il direttore sportivo Varrà è poi tornato a parlare dell’addio di Raffaele: “Era stato riconfermato, sia per il contratto sia per ciò che aveva dimostrato sul campo. Ci sono state delle divergenze iniziali, sia da parte dell’allenatore, sia da parte della società. Si è deciso, alla fine, di fare un altro tipo di scelte”.
Sull’inserimento di un direttore generale dell’organigramma: “Non mi è mai mancato un confronto in maniera particolare, la responsabilità e mia”. Sulle critiche: “Si è sempre alla ricerca del caprio espriatorio. L’anno scorso dopo 10 giornate io ero scarso, poi quando abbiamo raggiunto i playoff: “Varrà è forte, è stato bravo”. Non funziona così”.
Il ds ha poi svelato un retroscena di mercato: “Cercavamo profili giovani. Abbiamo avuto in passato un confronto su Pazienza, il riscontro era stato positivo. Poi abbiamo scelto Colombo. Obiettivi? Sono quelli di inizio stagione, partiamo da un principio: migliorarci anno dopo anno. Per quanto riguarda il mercato di gennaio, interverremo. E’ cambiato l’allenatore, sono cambiate anche alcune dinamiche. E quindi cambiano anche le esigenze“.
Natino Varrà ha poi parlato dell’arrivo di Asencio a Potenza: “Caturano e Asencio? Devono essere messi in condizione di giocare insieme. In questo momento, però, l’allenatore ha fatto questo tipo di scelta, per dare un vestito alla squadra. Raul? Non sta rendendo al meglio, e lo sappiamo. Gianluca Di Marzio l’aveva messo nei top-5 dei migliori acquisti della Serie C. Ha fatto sempre la Serie B, è un classe 1998 e ha un contratto fino al 2025. I nostri valori aggiunti sono Raul, Caturano e Schiattarella“. Su Murano: “Mi aveva chiamato per dirmi della trattativa con il Picerno, ho cercato di tenerlo sempre. Per come è andata, a lui è andata male”.
Il direttore sportivo ha poi svelato che in estate stavano arrivando cessioni importanti: “Avrei portato nelle casse della società un milione di euro con le vendite di Gasparini, Caturano e Matino (poi venduto, ndr). L’avrei fatto? Si. Salvatore (Caturano) sa quanto gli voglio bene, ma io devo portare beneficio alla mia società. Avrei potuto fare una squadra diversa. Il presidente ha poi rifiutato, per rispetto e nei confronti dei tifosi”.
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