Pescara, il nuovo enfant prodige porta il nome di Davide Veroli
Mettetevi comodi, prendete carta e penna e…appuntate: Davide Veroli, difensore classe 2003 del Pescara. Fatto? Ora conservate il “pizzino”. Fatelo gelosamente. Perchè quell’inchiostro, statene certi, non andrà sprecato. La storia di Lorenzo è quella che tanti ragazzi sognano di raccontare: una vita nel settore giovanile del Pescara, duro lavoro, studio e sacrifici, per ambire al salto in prima squadra. E rimanerci.
Pescara, il nuovo enfant prodige è Veroli
Sogno che lui aveva coronato già qualche giorno fa, contro la Fermana, entrando nel recupero e senza avere il tempo di incidere. Nell’ultima gara, pareggiata 1-1 in casa del Siena, Auteri si è letteralmente affidato a lui, schierandolo per la prima volta nella sua giovanissima carriera da titolare tra i professionisti. E il giovane Davide, piazzato sul centro-sinistra della difesa a tre, lo ha ripagato con una buonissima prestazione. Di personalità e qualità, al cospetto di gente come Guberti e Lores Varela. Insomma, non proprio gli ultimi arrivati.
Veroli, qualità da predestinato
In questi casi, chiaramente, il primo aggettivo che viene in mente è predestinato. Per precocità, certo, ma anche e soprattutto per le qualità dimostrate. Testa alta, cattiveria agonistica e buon mancino. L’abito della difesa a tre sembra gli sia cucito addosso. C’ha messo pochissimo a convincere Auteri, che ne seguiva attentamente i progressi già dai primi allenamenti di questa stagione. Nessuna sorpresa, invece, per chi a Pescara lo ha visto crescere e maturare, nel corso della sua lunga militanza nel settore giovanile del Delfino. Che ora ha partorito un nuovo talento.