Theiner, il miglior portiere della Viareggio Cup sulla scia di Poluzzi
Il Sassuolo si è aggiudicato la 72^ edizione della Viareggio Cup. Una vittoria sofferta e arrivata dopo una partita combattuta contro l’Alex Transfiguration. Nonostante la stanchezza, la lotteria dei rigori ha premiato la squadra di Cascione e ha inserito ancora una volta i neroverdi nell’albo d’oro della competizione. A colpire gli addetti ai lavori e non anche diversi ragazzi dell’U18 degli emiliani, tra cui anche il portierino Daniel Theiner. Il classe 2004 è stato prelevato in prestito dal Sudtirol per tutta la durata del Torneo e ha saputo mettersi in mostra con parate importanti. Non solo il premio di miglior portiere, ma anche quello meno battuto seguendo la scia di Poluzzi.
Da Sudtirol a Sassuolo per la conquista della Viareggio Cup
Quando arriva la chiamata del Sassuolo un po’ di emozione ti arriva, ancora di più quando devi partecipare ad una vetrina importante come la Viareggio Cup. Theiner si fa sin da subito voler bene da compagni e staff. Una chiave importante per permettergli un inserimento veloce e determinante. “Ringrazio i ragazzi che mi hanno fatto sentire in squadra come fossi lì da una vita” scrive Daniel alla fine di una giornata che non dimenticherà.
Il viaggio parte subito bene e la prima vittoria contro il Don Torcuato donano sicurezza e certezze per il cammino. Una cavalcata inarrestabile e che ha fatto registrare soltanto due gol subiti (contro il Bologna) nei gironi eliminatori. Dalle partite ad eliminazione diretta è sempre stato lui il titolare, registrando ben 6 partite nel Torneo con quattro clean sheet. Una corsa che termina e finisce con la massima esaltazione per un portiere, la vittoria ai calci di rigore. Non neutralizza nessun tiro dagli undici metri, ma intuisce quello sbagliato dagli africani. La corsa ad esultare con i compagni e l’arrampicata sulla recinzione per esultare con i tifosi. L’emozione non si nasconde nemmeno quando riceve il premio come miglior portiere della Viareggio Cup. Tra i complimenti, arrivano anche quelli del numero 1 del Sudtirol Poluzzi, il compagno di squadra che ha avuto come modello in questi mesi. Lo scambio di messaggi sembra quello tra due fratelli, dove il maggiore accompagna la crescita del più piccolo con consigli e sostegno.
Theiner sulla scia di Poluzzi
Di proprietà del Sudtirol, non si può non pensare a Poluzzi. Portiere meno battuto d’Europa e che ora sogna la Serie B dopo una stagione da record. Annata vissuta da vicino anche da Theiner, visto che, dopo la convocazione contro la Triestina dello scorso anno, ha avuto modo di allenarsi con la prima squadra e al fianco proprio di Poluzzi.
Punto di riferimento per il classe 2004 e da cui può ‘rubare’ i trucchi del mestiere. Ricevere i consigli da lui è sicuramente un aspetto fondamentale per la sua crescita sia in campo e sia fuori. “Passione e perseveranza” le due chiavi di Daniel per continuare ad inseguire il suo sogno. Passione perché fin da bambino ha vissuto il calcio come divertimento. Perseveranza perché nonostante la giovane età ha un obiettivo ben chiaro in testa e che può raggiungere soltanto con il lavoro. La personalità non gli manca, come l’ha ben mostrata sui campi della Viareggio Cup. Genuino e sorridente altri due aspetti che gli permettono di vivere con serenità ogni momento.
Le orme del padre e l’idolo Ronaldo: la storia di Theiner
Theiner è altoatesino DOC, nativo di Merano, ha iniziato all’età di 4 anni a giocare a calcio. Una vita vissuta tra i pali, eccezion fatta per qualche allenamento durante le sue prime esperienze all’Olimpia Merano. Da portiere a portiere, Theiner segue le orme del padre che da calciatore dilettantistico ha tramandato la sua passione anche al figlio. All’età di 13 anni Daniel viene visionato dal Sudtirol, chiamata che non si può rifiutare ed entra nel settore giovanile biancorosso. Una crescita esponenziale sempre fatta con dedizione e tanto lavoro. Miglioramenti continui che l’hanno portato alle porte della prima squadra: prima nella stagione 20/21 e successivamente ad essere chiamato abitualmente per allenamenti e qualche convocazione.
Oltre al punto di riferimento Poluzzi, Theiner ha un idolo che non ti aspetti: Cristiano Ronaldo. Portiere e attaccante hanno poco in comune sul campo, ma la dedizione al lavoro e la propensione a voler migliorare è una cosa che sicuramente li accomuna. La strada per diventare calciatore è ancora lunga, intanto il classe 2004 si gode il momento: dal Sudtirol alla vittoria della Viareggio Cup sulla scia di Poluzzi, c’è il mix giusto per il suo futuro.
A cura di Simone Brianti