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Viareggio Cup, due giovani della Serie C trionfatori con il Sassuolo

La 72^ edizione della Viareggio Cup è andata in archivio con la vittoria del Sassuolo contro l’Alex Transfigurations. Una partita combattuta e terminata dopo 120′ ai calci di rigore. I neroverdi si aggiudicano la kermesse per la seconda volta, dopo quella del 2017 targata Scamacca. A rubare la scena nel corso del Torneo sono stati anche due giovani prestiti dalla Serie C. La società emiliana ha voluto puntare sul portiere Theiner, del Sudtirol, e sull’attaccante Lombardo della Turris.

Theiner, i suoi guantoni sulla Coppa e miglior portiere

A stupire addetti ai lavori e non, è stato senza dubbio il portiere altoatesino Daniel Theiner. Il Sassuolo lo ha voluto in prestito, grazie all’occhio attenti e vigile di Francesco Palmieri. L’estremo difensore non ha deluso le attese e, anzi, si è confermato partita dopo partita. Soltanto tre le reti subite nel corso della kermesse viareggina, di cui due contro il Bologna e una con la Fiorentina. 

Credit: Leonardo Bartolini

Nella finale contro la squadra nigeriana è stato protagonista con un paio di interventi decisivi ai fini del risultato finale. I quattro clean sheet nel Torneo sono un altro punto a suo favore. Fischio finale. I festeggiamenti e la vittoria del premio come miglior portiere. Euforia alle stelle per il portiere classe 2004 che a fatica riesce a placare le sue emozioni. Nella vittoria della Viareggio Cup ci sono anche i suoi guantoni. 

Lombardo, il 2005 della Turris  ‘grande’ con il Sassuolo

L’altro prestito del Sassuolo per la Viareggio Cup è Carlo Lombardo, attaccante della Turris. Classe 2005, ha giocato la competizione da sotto età. Cascione lo ha sempre utilizzato, tranne nella finale, e sin da subito ha fatto vedere le sue doti. Prima partita e gol all’esordio con i neroverdi

Nel resto delle partite gioca e riesce a rendersi utile per la sua squadra. Movimenti, inserimenti e diverse occasioni per far male alle difese avversarie. Partecipare al Torneo di Viareggio è sicuramente un punto da segnare sul curriculum e la ciliegina della vittoria finale è di quelle che si ricordano per tutta la vita. L’esaltazione di un gruppo unito che al momento dei rigori gioisce e incita i compagni fino alla corsa sotto la Tribuna per l’abbraccio con i tifosi neroverdi. 

A cura di Simone Brianti

Credit foto copertina: Leonardo Bartolini

Redazione

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