Ci siamo, la fase più calda ed emozionante dei playoff sta per cominciare. Sono rimaste otto squadre. Le migliori. Quelle che, tra qualità dei singoli, spirito di sacrificio e spinta dei tifosi hanno saputo superare tutte le insidie che la stagione gli ha posto davanti. Ad entrare in gioco ci sarà anche il Cesena di Domenico Toscano. Scoperto l’avversario del secondo turno della fase nazionale dei playoff adesso la domanda che fa capolino nella testa dell’allenatore bianconero è solo una. “Chi segna”? Il Motivo? Ci torneremo.
Mai come questa volta per il Cesena è il momento di “fare di necessità virtù”. Dopo oltre un mese di interruzione delle gare ufficiali la squadra bianconera tornerà in campo per giocarsi la partita di andata del secondo turno della fase nazionale dei playoff. La mano dell’allenatore del Sassuolo Dionisi ha estratto dall’urna dei sorteggi il Vicenza del “Loco” Ferrari. Non un nome qualunque. La gara è in programma sabato 27 maggio allo stadio “Menti”. Il compito di capitan Bianchi e compagni è di quelli importanti, pieni di pressione, ma da affrontare con la consapevolezza del valore che potrebbe avere continuare la competizione. I ragazzi di Toscano vogliono qualificarsi alla semifinale per regalare un sorriso, un momento di gioia e spensieratezza a tutto il popolo bianconero. Dimenticare e guardare avanti dopo la tragedia causata dall’alluvione è lo scopo di un’intera città.
Il Cesena lo sa. E’ un dovere dello sport. 90 minuti di condivisione e serenità. Per farlo però servirebbe una vittoria. Risultato che si ottiene solo segnando un gol in più dell’avversario. Un dettaglio che mette in apprensione lo stesso Toscano. Sì, perché se i biancorossi potranno contare sulla vena realizzativa dell’italoargentino, l’allenatore calabrese deve fare a meno del suo attaccante più prolifico: Simone Corazza. Il giocatore di Latisana non prenderà parte alla gara in Veneto perché dovrà scontare la squalifica rimediata con l’espulsione nell’ultima partita della regular season. Un’assenza pesante per i romagnoli. La matematica non mente. 18 dei 66 gol messi a segno dai bianconeri portano la firma dell’ex Alessandria. Come sopperire all’assenza del bomber? Le soluzioni non mancano. Certo, nessuno dei giocatori in organico ha la media realizzativa di Corazza, ma una delle skill richieste ad un allenatore è “l’arte di arrangiarsi”.
Quella di Vicenza non sarà di certo la prima partita stagionale senza Corazza, ma ciò non diminuisce l’entità della defezione. Ad inizio campionato, contro la Carrarese, Toscano deve fare a meno del numero 18 sempre per una squalifica da scontare, quindi, sceglie l’attacco “in famiglia”. I gemelli Sphendi guidano le azioni offensive bianconere dal primo minuto. Buona la prima. Stiven realizza il suo primo gol stagionale. Qualche settimana più tardi Corazza non viene convocato contro la Recanatese per un problema fisico. Stiven Shpendi è già un titolare inopinabile, ma chi lo affianca?
Ancora Cristian? Sarebbe troppo facile. Toscano sceglie il rischio: Udoh parte titolare. Lo afferma anche Oscar Wilde: “Solo chi gioca col fuoco non si scotta mai”. Vero. Un gol a testa per l’albanese e il nigeriano e giallorossi battuti. Il nome di Stiven Shpendi non stupisce quasi più. 9 gol nelle ultime 15 gare di campionato e 12 in totale. C’è, quindi, il fratello; quello che ai piedi della Rocca Malatestiana è conosciuto come “l’altro Sphendi”. Al “Manuzzi” sono solo “i gemelli”. Fratelli fuori e dentro dal campo. Uno imposta e appoggia l’altro segna. Uno-due in famiglia. Anche se nelle ultime partite del girone B anche Cristian segna il suo primo gol con i professionisti. Toscano punterà sull’attacco di casa Shpendi? Forse. Per il momento a Cesena si limitano a rimbalzare questa bella storia da un bar all’altro.
Alexis Ferrante strepita per riprendersi l’ “Orogel Stadium”. Il profumo dell’erba e la frenesia incontenibile del tifo della Curva Mare gli mancano troppo. Lui, che l’ultima partita da titolare la gioca lo scorso marzo e che nel 2023 non riesce a gonfiare la rete. Il gol è linfa vitale per chi fa il suo mestiere. E’ ora di riappropriarsi di ciò che gli spetta: la gioia e l’entusiasmo di una vittoria. Condita dall’orgoglio di una sua rete. E Udoh? Il classe 1997 di scuola Juventus è pronto a mettersi a disposizione. 4 gol stagionali meritano sempre la giusta attenzione.
A Toscano non manca certo l’ asso nella manica. Quel Riccardo Chiarello che di ruolo sarebbe un centrocampista, ma che al richiamo dell’area di rigore avversaria proprio non sa resistere. Tagli in profondità, progressione palla al piede sull’esterno, senso della posizione, tiro dalla distanza, opportunismo, cinismo, un polmone in più e 3 gol in campionato. Caratteristiche del centrale? Solo Toscano conosce la risposta.
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