“Non c’è un c***o da festeggiare”. Il Vicenza vince la Coppa Italia ma i tifosi contestano
Quella del Vicenza, dopo la conquista della 50esima Coppa Italia di Serie C, è parsa a molti una festa “a metà”. Niente ovazione della Curva, infatti, al passaggio di capitan Stefano Giacomelli con il trofeo in mano. Ma al contrario, una sostanziale indifferenza. Applausi sì, ma non il tripudio di gioia che probabilmente qualcuno si aspettava.
Vicenza-Juventus Next Gen, cosa è successo
Per i primi 10 minuti della partita contro la Juventus Next Gen i gruppi organizzati della Curva Sud avevano addirittura deciso di restare fuori, lasciando vuoto il centro-curva con un solo eloquente striscione: “Questo è quello che meritate”. Evidente l’insoddisfazione del popolo del Lane verso una stagione al di sotto delle aspettative, di una piazza che sperava di ritrovarsi là sopra, al posto della Feralpisalò, con già il pass per la prossima Serie B.
Dopo 10 minuti esatti, eccoli entrare. Rumorosi e coloratissimi per tutti i restanti 80 minuti, e probabilmente decisivi per far tornare una gara, che nel primo tempo la Juventus Next Gen aveva dominato, sui binari del Lane. A trascinarli l’amore e la passione “per i colori e per la città”, come recitava un secondo striscione. Gli stessi sentimenti che avevano spinto invece i Fedelissimi, gruppo posizionato nei Distinti, a esserci già dal primo minuto. Anche loro con voce e colori, degni, come tutto il pubblico vicentino, di altre categorie. Senza oltretutto dimenticarsi di ricordare Piermario Morosini, a pochi giorni dall’anniversario della sua tragica scomparsa.
A fine partita, ecco spiegato il perché di una festa così moderata e composta. Terzo striscione, ancor più emblematico: “Non c’è un c***o da festeggiare, ma una B da conquistare. Fuori i c*****i!”. Più chiaro di così…. Vicenza non si accontenta di vincere la seconda Coppa Italia di Serie C della propria storia, né di saltare due turni nei futuri playoff (i biancorossi cominceranno dalla fase nazionale).
La Curva ha già alzato l’asticella. Vuole la B, a qualunque costo. Dopo aver dimostrato di meritarla tutto l’anno, per numeri e per passione. E dà appuntamento a tutti agli spareggi promozione, pronta di nuovo a sostenere i propri colori e a fare la differenza, come accaduto ieri sera.
E in caso di vittoria, allora sì che sarà vera festa.
A cura di Fabio Megiorin