Come in un film: la folle serata di Claudio Morra in Vinceza-Novara

Vicenza Squadra, crediti Martina Cutrona www.lacasadic.com
Al Menti di Vicenza è successo davvero di tutto.
Se Alfred Hitchcock fosse stato al Menti probabilmente avrebbe preso appunti per uno dei suoi immortali capolavori cinematografici. Con un protagonista assoluto: Claudio Morra, autore non solo del gol decisivo, ma anche, suo malgrado, della svista arbitrale, quella dell’espulsione di Capone, che farà molto discutere nei prossimi giorni.
Il tutto in una serata d’altri tempi, per un match, quello tra Vicenza e Novara, che riporta l’orologio del calcio indietro di qualche decina d’anni. Pioggia battente, pubblico che accoglie a sciarpe tese i giocatori in campo, calciatori delle due squadre che finiscono la partita stremati, molti in preda ai crampi, e con le maglie appesantite dal fango.
Prima ancora, durante il riscaldamento i volti dei tifosi biancorossi chini su quelle App che hanno oggi sostituito le proverbiali radioline, in attesa di sapere se davvero a Meda è avvenuto il miracolo.
Poi l’urlo del Menti: è successo davvero! Padova battuto dal Renate, e Vicenza che scende in campo consapevole di poter riaprire, una volta per tutte, il campionato, arrivando a -2 dal quel Biancoscudo che, fino a poche settimane fa, pareva irraggiungibile. Ma prima c’è una partita da vincere, un Novara da battere. E per questo mister Vecchi ha scelto: solo panchina per Ferrari, al centro dell’attacco torna Claudio Morra.
Il giallo dell’espulsione di Capone
Il bomber ex Rimini capisce subito che, stretto nella marcatura dei vari Lorenzini, Cannavaro e Khailoti non avrà vita facile. I vivaci Capone e Rauti provano a supportarlo (Della Morte, vittima di una contrattura, non è neanche in panchina). Ma c’è soprattutto uno strepitoso Minelli a negare la gioia del gol al numero 90, con 3 grandi parate in altrettante occasioni capitate solo nella prima mezzora
Poi la partita inizia ad assumere i contorni di un “thriller”: prima l’espulsione a Da Graça, per una gomitata a palla lontana su Laezza. Novara in 10, il Lane spinge ancora di più. Al minuto 42 c’è una sbracciata in area tra Lorenzini e lo stesso Morra. Il direttore di gara, Grasso, fischia ed estrae il giallo, punendo però l’innocente Capone, già ammonito poco prima, e costretto dunque a terminare anzitempo la propria partita.

Dalla rabbia al gol che fa tremare il Menti
Il Lane protesta. Il quarto ufficiale pare aver visto bene e prova a correggere la decisione del direttore di gara, che però non sente ragioni. Si giocherà in 10 contro 10. Nella ripresa il Vicenza attacca a pieno organico. Morra è sempre lì, a battagliare con la difesa avversaria, ma a un certo punto appare stanco, sbagliando anche qualche appoggio banale. Ed ecco che si scalda Ferrari.
Vecchi però sceglie però di affiancare El Loco al numero 90, per un Vicenza a totale trazione anteriore. A 10 dalla fine, quando le speranze paiono svanite, su un cross al bacio di De Col, Morra plana in area e anticipa tutti, mettendo alle spalle di Minelli un gol pesante come un macigno, che riapre una volta per tutte il girone A.
Il Menti esplode di gioia. Morra poco dopo si prende la meritata standing ovation. A quel punto Alfred Hitchcock potrebbe anche chiudere il taccuino degli appunti: “Per stasera ho visto abbastanza”. Il Vicenza vince, il Padova è vicino come non mai. E Claudio Morra, al nono gol in campionato, ora fa ancora più paura.