VinciViva, il Catanzaro in vetta: l’eccellenza nella normalità
Veni. Vidi. Vi(n)ci. Viva. Chissà quante volte nelle menti dei tifosi del Catanzaro dallo scorso dicembre è ricomparsa nella mente la frase di Gaio Giulio Cesare. Sognando magari, un giorno, di esprimere la propria gioia e gratitudine verso il proprio condottiero, Vincenzo Vivarini, che dopo anni di apnea sta guidando il Catanzaro in testa alla classifica del girone C. Macchina da gol perfettamente oleata quella dei giallorossi. 29 reti realizzate in 9 partite, solo 4 quelle subite, per un gruppo che continua a stupire gara dopo gara. Vivarini ha cambiato mentalità a gran parte dei suoi giocatori, mettendoli al centro del progetto. Da Iemmello a Biasci, passando per Cianci e Tentardini. Una squadra rivitalizzata, con un sogno e un obiettivo prefissato da troppo tempo. 8 vittorie su 9 partite di campionato, 301 quelle in carriera in panchina per Vincenzo Vivarini. Un’eccellenza nella normalità: abituato a Vince(re).
Vinci Viva
Partiamo da qui. Da VinciViva. Vivarini Vincenzo per intenderci. Questo infatti, il nickname Instagram scelto dall’allenatore del Catanzaro. Un accostamento simbolo di vittoria, la stessa che ha accompagnato per larghi tratti della sua carriera da allenatore il protagonista di questa storia. Un incrocio infinito di numeri, statistiche e per un Catanzaro che nonostante il miglior attacco del campionato sa vincere anche di corto muso. Così come a Monopoli e in casa contro la Viterbese, nelle sfide che valgono al momento il primo posto in solitaria nel girone C.
Una squadra duttile. Capace di adattarsi e far adattare le squadre avversarie al proprio gioco. Vivace ed energica. Specchio del proprio condottiero: Vincenzo Vivarini. Dal suo arrivo a Catanzaro sono passati ormai 10 mesi. L’ex Bari ha trascinato la squadra prima in semifinale playoff e ora vuole a tutti i costi regalarle il sogno Serie B. Una persona carismatica, vero leader ma anche affabile e semplice. Così come lo racconta la gente di Catanzaro. Vivarini passeggia tranquillamente per la città calabrese. Dalla sua casa, poco distante dal mare, a Giovino. Ma sempre a due passi dal campo di allenamento, per restare concentrato e sul pezzo.
Uno di noi
Così, lo definisce la tifoseria e la gente di Catanzaro Vincenzo Vivarini. Si ferma a parlare con tutti, scherza, ride e dialoga di calcio tranquillamente. Anche al Bar, “Il gianduiotto” precisamente, dove l’allenatore si ritrova spesso a fare colazione.
Sempre col sorriso, con quell’aria ottimista che fa ben sperare anche nei momenti più difficili. Soprattutto dopo la sconfitta contro il Padova in semifinale playoff, Vivarini non ci ha pensato due volte a proseguire la sua avventura in giallorosso. Stimolato dall’affetto della “sua” gente, quella tifoseria che lo acclama, lo sostiene e sta vicino alla squadra per tutto l’arco della partita e durante la settimana. Intanto Vivarini resta concentrato sull’obiettivo, uno sguardo alla prossima partita e uno alla classifica, inseguendo un sogno chiamato Serie B.
E Catanzaro, la città delle tre V: vento, velluto e Vitaliano è pronta ad allargarsi a 5. Inutile spiegarvi il motivo.
A cura di Francesco Marra Cutrupi