Dall’idolo Del Piero al sogno con la Virtus Entella, Corbari: “I numeri parlano da soli”
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Le parole del giocatore a LaCasadiC Talk
La Virtus Entella è attualmente capolista nel girone B di Serie C, con un cammino straordinario. La squadra, guidata dall’allenatore Gallo, sta vivendo una stagione eccezionale, dimostrando una grande solidità e continuità di prestazioni.
In occasione del nono appuntamento de LaCasadiC Talk, è intervenuto Andrea Corbari. Il classe 1994 commenta subito la prestazione che la squadra sta vivendo e in particolare i 19 risultati utili consecutivi: “I numeri parlano da soli. Il percorso che abbiamo fatto l’abbiamo costruito dal ritiro di luglio. E’ la mentalità che ci ha trasmesso l’allenatore, di dover pensare partita dopo partita. Non ci diamo obiettivi troppo a lungo termine. Il nostro obiettivo resta la partita successiva, in questo caso, questa settimana è la partita contro la Spal. Lavorare con questa mentalità ci ha portato a essere dove siamo adesso, a ottenere i numeri che abbiamo. Questi risultati aiutano anche a creare un ambiente dentro lo spogliatoio, nella società e anche in paese. E’ stata una catena di conseguenze“.
Spal, che come detto, è il prossimo avversario della Virtus Entella. Le due formazioni si sfideranno domenica alle 15. Una partita che Corbari commenta: “Sarà una sfida molto difficile perchè oltre ad aver bisogno di punti la Spal arriva anche da un cambio allenatore effettuato in settimana. Verranno a Chiavari con una forte voglia di rivalsa. Noi dovremmo essere bravi a pareggiare questa loro voglia e se riusciamo in questo, sono convinto che riusciremo a portare a casa il risultato“.
Una sfida per continuare la corsa all’obiettivo: “Siamo consapevoli di dove siamo e di qual è il nostro obiettivo. Ci crediamo fortemente. Siamo convinti di riuscire ad arrivare fino in fondo. Si è creata anche una bella sinergia tra gruppo squadra e tifosi. Questo ci spinge a continuare quello che stiamo facendo“.
Corbari e l’Entella
Per Corbari la Virtus Entella è un punto importante della sua carriera: “E’ il terzo anno qui a Chiavari e rappresenta molto per me. A livello di carriera è stato uno step successivo rispetto a dove stavo prima ovvero Piacenza. Un upgrade della carriera. Qua sono riuscito a dimostrare la persona e il giocatore che sono. Sono stato apprezzato. Sono contento di aver dato tanto alla società e alla città ma al tempo stesso di aver ricevuto tanto. Si è trasferita qui anche la mia famiglia, mia moglie, e a breve nascerà anche mia figlia qui a Chiavari“.
Il ricordo emozionante con la maglia biancoceleste risale a qualche anno fa: “Sicuramente il legame più emozionante è stata la vittoria a Reggio Emilia di due anni fa dove sono venuti anche molti tifosi da Chiavari. Abbiamo vinto 0-1 in trasferta. Avevamo riaperto un campionato che sembrava ormai chiuso. Siamo riusciti a rientrare in corsa ed è stata una bella soddisfazione anche per i tifosi. Ci ha dato uno slancio per ridurre la distanza che c’era in quel momento. Dopo, però, il campionato è andato alla Reggiana ma è stato un bel momento di condivisione con i tifosi“. Una sconfitta che è rimasta come rimpianto: “Sicuramente, insieme alla trasferta di Lucca dove abbiamo pareggiato. C’era un gruppo squadra veramente forte. Quest’anno abbiamo più nomi “sconosciuti” ma molto funzionale a quello che sono le richieste dell’allenatore. All’epoca c’era Paolucci capitano, Ramirez, eravamo un gruppo forte. Il rammarico è non essere arrivati fino in fondo pur avendo una rosa ampia e di qualità“.
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Il futuro e l’idolo Del Piero
L’obiettivo personale di Corbari è chiaro: “Raggiungere la categoria superiore. Questo è il mio obiettivo a breve termine. Nel futuro prossimo, invece, non so. Sicuro cercare di giocare il più tempo possibile per dimostrare di meritare questa categoria nonostante l’età. Cercare di stringere i denti e arrivare il più lontano possibile per dimostrare di essermela guadagnata“. Ma adesso è tempo di pensare all’ultima parte di stagione con la maglia della Virtus Entella oltre alla vita in Liguria: “Chiavari è una città molto tranquilla. Io vengo da Cremona dove siamo nel fulcro della Pianura Padana dove l’aria è molto inquinata e venire a vivere a Chiavari fa la differenza. Si sta molto bene, mi godo l’olio della zona. Ci sono diversi tifosi che ci regalano bottiglie d’olio ma anche la focaccia genovese. Ci godiamo un po’ le prelibatezze che questa terra ci dona“.
Non solo calcio giocato per Andrea: “La Serie A la seguo poco. Da piccolino c’era il mio prozio sfegatato juventino. Io sono del 94 e sono cresciuto con l’idolo di Alessandro Del Piero. Crescendo un po’ la passione per la Serie A è svanita. Seguo di più la Cremonese, essendo di Cremona, e il suo campionato ovvero la Serie B. Mi piace vedere anche la Serie C: tutti e tre i gironi, gli highlights, le partite. Sono più orientato verso il mio campionato“.