L’anno scorso rappresenta la lotta all’ultimo punto possibile per raggiungere l’ambito primo posto. Ciò che rimane oggi è la ricchezza di spunti e l’attesa che ruota attorno al match Virtus Entella-Cesena. La classifica racconta di un campionato agli antipodi fra le due squadre. Un’Entella quattordicesima con 12 gol segnati e un Cesena sempre più lanciato verso la rincorsa alla vetta. Ma il recupero della decima giornata di campionato tra liguri e romagnoli è di quelle gare capaci di riaccendere il fuoco di giocatori e tifosi come poche altre. A Chiavari c’è il desiderio e l’obiettivo di conquistare tre punti per avvicinarsi all’agognata zona playoff. C’è anche un rigoglioso sentimento di rivalsa per quello che è il passato recente. Ci torneremo. In Romagna l’ambizione cresce partita dopo partita. Vittoria dopo vittoria. I gol sono la certezza. Tuttavia, gli interrogativi non mancano. Lo vedremo. Di certo c’è il blasone della sfida.
Piano piano. La graduale ripresa del cammino della Virtus Entella. Risollevarsi dopo un avvio di campionato così avaro di risultati come quello che vive la squadra ligure può essere difficile da digerire. Fermarsi, ricaricare le batterie, rivedere gli obiettivi, focalizzarsi su essi e riprendere a correre. Così Fabio Gallo, subentrato in corsa a Volpe, cerca di riportare l’entusiasmo nello spogliatoio. I risultati aiutano senza dubbio. L’approccio dell’ex allenatore del Foggia non è semplice. La partenza con due sconfitte potrebbe scoraggiare. L’abilità dell’allenatore è quello di tirare fuori dai suoi giocatori il massimo proprio nei momenti di sconforto. Dopo le prime due gare a secco di soddisfazioni con Arezzo e Carrarese la Virtus Entella ottiene 12 punti in sei giornate. Nel mezzo un 2-0 netto ai danni dell’invincibile Torres. Che oltre al massimo risultato in termini numerici porta con sé anche un vessillo pesante visto l’avvio di stagione dei sardi. I biancocelesti sono il primo club a battere la squadra di Greco. Vuoi o non vuoi il calcio è fatto anche di piccole soddisfazioni. L’arte del trovare ossigeno quando tutto sembra trascinare verso il fondale.
Il presente si chiama Cesena. Non un segreto: una delle candidate al titolo del girone B. Vincere contro i bianconeri vorrebbe dire accedere di forza nella zona playoff. L’obiettivo minimo per un club ambizioso come quello di Chiavari. Per farlo servirà una prestazione che ricalchi quella vista con la Torres. Il 3-4-1-2 di Gallo sarà finalizzato a questo. A difendere i pali il solito De Lucia, davanti a lui il fisico imponente dell’ex Kontek, l’affidabile Bonini e il centrale scuola Napoli Manzi. Gli esterni saranno la linfa vitale del gioco biancoceleste. Spazio, dunque, a sinistra a capitan Parodi e a destra al velocissimo Di Mario. Le manovre saranno dirette da un altro ex di lusso come Petermann. Coadiuvato da Corbari. Squalifica scontata per lui. Fantasia e imprevedibilità saranno affidate al solito Mosti. Il cui compito principale sarà assistere le punte Zamparo e Santini. Partita particolare per quest’ultimo. Lui, che il calcio di Romagna lo vive tutto; anche lungo la Riviera dove il bianconero è una combinazione cromatica alquanto fastidiosa. Una formazione proiettata alla vittoria dal sapore di rivalsa. Trionfo che dopo un pareggio all’andata, una roboante sconfitta per 4 a 0 nel match ritorno del Manuzzi nella regular season della stagione passata e la beffarda eliminazione ai calci di rigore dell’agosto scorso in Coppa Italia sarebbe importante regalare ai tifosi biancocelesti. Perché loro ci sono sempre e comunque.
Undici risultati utili consecutivi, miglior attacco del girone B e terza miglior difesa: il Cesena di Domenico Toscano. Una squadra che non perde dalla prima giornata e che segna quanto il Manchester City di Guardiola: 32 gol totali. Nessun paragone o volo pindarico. Pura costatazione dei fatti. I numeri sono difficili da contestare. E quindi: 14. L’equivalente dei giocatori andati a segno nel club bianconero da inizio stagione a oggi. Corazza guida la classifica con sei realizzazioni, seguono Shpendi con cinque, Kargbo e Ciofi con tre. E via così. Sì, anche alla difesa piace segnare. Lo conferma Silvestri, il collega di reparto, che insacca due volte. D’altra parte l’unione fa la forza. Tuttavia, contro l’Entella anche questi dati non fanno stare tranquilli. Il motivo è di facile intuizione: le defezioni. A Chiavari non ci saranno Corazza che deve scontare altre due giornate di squalifica, Kargbo e Shpendi che saranno impegnati con le loro nazionali e lo stesso Ciofi. L’ex Roma non recupera dall’infiammazione che lo relega ai box da circa dieci giorni.
Cesena “spuntato”? L’allenatore dei romagnoli ha le idee chiare: “Voglio una grande prestazione di squadra per sopperire alle assenze” – afferma in conferenza stampa. I presupposti, come anticipato, ci sono. Quindi: Pisseri presidierà la porta, i “ministri della difesa” Silvestri e Prestia siederanno sul loro scranno davanti al portiere e ad affiancarli potrà tornare dal primo minuto il ristabilito Piacentini. Anche se Pieraccini contro la Vis Pesaro fa la sua bella figura. Centrocampo all’insegna delle poche sorprese. Capitan De Rose è inamovibile, il giovane Francesconi cresce a vista d’occhio ed è un degno sostituto dell’infortunato Varone. Le fasce, fulcro del calcio di Toscano, verranno solcate dai match winner del poker ai marchigiani: Donnarumma e Adamo. Il baby Nannelli scalpita. Il gioiellino Berti, fresco di rinnovo con il Cavalluccio, torna lì dove gli compete. Nell’habitat di chi sa inventare: sulla trequarti. E davanti? Sarà l’occasione di Ogunseye. Toscano non convoca nessuno dei ragazzi della Primavera. Il peso dell’attacco poggerà sulle spalle dell’ex Modena. Che avrà modo di dimostrare e ripagare la stima che la società ha nei suoi confronti. La “green line” Giovannini, però, è un pronto intervento efficacie. Toscano resta vigile.
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